Dopo quasi mille giorni di guerra, l’Ucraina non solo chiede aiuto militare per resistere all’esercito russo, ma ha anche riavviato le sue industrie militari in patria. Kiev invita gli europei a investire massicciamente nelle fabbriche in Ucraina per consentire al Paese di produrre le armi che gli permetteranno di vincere e diventare un partner essenziale per la difesa dell’Europa.
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Pubblicato il 17/11/2024 alle 22:07
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Corrispondente a Kiev
Dira che prima del 24 febbraio 2022, l’Ucraina poteva a malapena contare su qualche dozzina di lanciamissili anticarro Javelin e NLAW, una misera ricompensa che gli americani e gli inglesi sono stati così gentili da concederle per proteggersi dalla minaccia del Cremlino. Due anni e mezzo dopo, l’Ucraina ha resistito, con coraggio, ma anche grazie alle forniture occidentali. Problema: questi non arrivano mai in quantità sufficiente e in tempo in prima linea. Kiev ha quindi deciso di affrontare il problema di petto: “Produrre noi stessi, da noi stessi”, ma con investimenti internazionali, questa è ormai la strategia dello Stato ucraino, lanciato in una corsa a colpi di scena con la Russia.
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