Un anno fa, nella notte tra il 18 e il 19 novembre 2023, Thomas, uno studente liceale di 16 anni, fu accoltellato a morte durante un ballo organizzato a Crépol, nella Drôme. Era degenerato un alterco tra gli ospiti e una decina di giovani provenienti da fuori paese.
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È stata una marcia bianca che ha lasciato il segno. Questo 22 novembre 2023, più di 6.000 persone hanno marciato per le strade di Romans-sur-Isère per rendere omaggio a Tommaso. In testa al corteo ci sono la sua famiglia ma anche i compagni di rugby in lutto. Quest’ultimo aveva indossato la maglia del club che tanto amava il teenager 16enne. Tra la folla, lacrime e un silenzio pesante a riecheggiare la tragedia avvenuta pochi giorni prima. Un’emozione immensa aveva gettato la città nel lutto.
Tre giorni prima, nella notte tra il 18 e il 19 novembre, Thomas aveva perso tragicamente la vita, vittima di una coltellata durante una rissa, a margine di un ballo nel villaggio di Crépol, nella Drôme.
Questo evento organizzato per i giovani del settore in questo piccolo comune di 300 abitanti si è trasformato in pochi minuti in dramma. Al termine del ballo, verso l’1:30 arriva un gruppo di giovani di Romans-sur-Isère. La serata poi degenera rapidamente. Scoppia una rissa nella sala comunale. L’alterco è violento e continua fuori dal municipio. Sono usciti i coltelli. “C’era sangue ovunque, sui muri, sui vestiti, era una macelleria”, ricorda un abitante di Crépol.
Mentre gli aggressori fuggivano, il bilancio è stato pesante: 17 persone sono rimaste ferite, tre delle quali in modo grave. Accudito dai vigili del fuoco e curato dal punto di vista medico, lo stato di salute di Thomas è disperato. È morto durante il trasferimento in un ospedale di Lione.
Dopo 48 ore di ricerca, nove persone sono state arrestate, di cui sette a Tolosa, nel corso di un’importante operazione della gendarmeria. I sospettati di Romans-sur-Isère sono molto giovani. Hanno tutti meno di 23 anni. Tre di loro sono addirittura minorenni e la metà di loro non ha precedenti penali.
Lo scenario della serata comincia poi gradualmente a delinearsi per gli inquirenti: una semplice presa in giro sarebbe all’origine del diverbio in municipio. La lotta continua all’esterno e si intensifica. Fino alla tragedia.
Per il momento nessuno degli imputati ha ammesso di aver sferrato il colpo mortale che costò la vita a Thomas. Ma le indagini non hanno ancora chiarito del tutto le circostanze della tragedia. Difficile stabilire le responsabilità a causa della confusione notturna al momento degli scontri. In totale, in questo caso, 14 persone sono incriminate per “omicidio di gruppo organizzato”, “tentato omicidio” o “violenza intenzionale”.
Il dramma di Crépol ha avuto una risonanza mediatica e politica molto significativa in Francia. La destra e l’estrema destra hanno colto particolarmente questa vicenda per denunciare l’insicurezza nelle zone rurali. Al di là delle reazioni indignate, questo tragico evento suscitò molta emozione in tutto il Paese. È stato anche all’origine di azioni violente, incidenti ed eccessi.
Dopo la morte del giovane Thomas a Crépol, sui social network sono stati diffusi diversi messaggi di odio, ma anche i nomi e gli indirizzi dei sospettati dell’omicidio di Thomas. Processati a settembre a Parigi, gli autori dei messaggi sono stati condannati a fine ottobre. Nove persone hanno ricevuto multe e pena detentiva sospesa.
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