Secondo i risultati provvisori, il 91,8% dei gabonesi ha approvato la nuova costituzione del regime militare del generale Brice Oligui Nguema. Un risultato che dovrà ancora essere confermato dalla Corte costituzionale, prima delle elezioni presidenziali del 2025.
La nuova Costituzione elaborata dal regime militare del generale Brice Oligui Nguema è stata approvata domenica a stragrande maggioranza dai gabonesi, con il 91,8% di “sì”. Si presenta come un “importante punto di svolta» per il Paese dopo la caduta della dinastia Bongo.
Punto cruciale di questa consultazione portata avanti dal nuovo uomo forte del Paese, il tasso di partecipazione è salito al 53,54% – ben al di sotto delle prime stime (71%) -, secondo i dati provvisori pubblicati domenica dal Ministero dell'Interno.
Un totale di 868.115 elettori sono stati chiamati sabato a esprimere una scheda verde per il “sì” o rossa per il “no” durante la giornata delle votazioni, presentata dal governo come un “momento storico», a poco più di un anno dal colpo di stato che pose fine a 55 anni di governo della famiglia Bongo. Una volta confermati i risultati finali da parte della Corte costituzionale, il prossimo passo sarà lo svolgimento delle elezioni presidenziali, attualmente previste per agosto 2025, per porre fine definitivamente alla transizione.
E “elevarsi alla beatitudine»
Il generale Oligui ha promesso di restituire il potere ai civili ma non nasconde le sue ambizioni presidenziali promettendo anche un “elevarsi alla beatitudine» a questo paese che è ricco di petrolio e pesantemente indebitato. “Siamo qui per costruire il Paese e lo costruiremo insieme“, ha dichiarato venerdì tra gli applausi inaugurando un mercato a Libreville.
Da venerdì le autorità hanno rafforzato il coprifuoco messo in atto dal colpo di stato, con orari “riorganizzato dalle 24 ore alle 5 del mattino per tutto il periodo del processo elettorale».
Non si sono verificati incidenti di rilievo durante la giornata delle votazioni, secondo le autorità e secondo la Rete di Osservatori Cittadini (ROC), una piattaforma di associazioni locali sostenuta dalle Nazioni Unite.
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