Francia e Regno Unito hanno già autorizzato l’uso dei loro missili SCALP/Storm Shadow che hanno una gittata più corta.
“Stanno arrivando”. Un funzionario americano, su ABC News, ha annunciato l’invio di missili ATACMS a lungo raggio in Ucraina l’11 settembre 2023. Un mese dopo, il Giornale di Wall Street ha annunciato il suo primo utilizzo. Ora possono essere sparati in profondità nel territorio russo, ha rivelato New York Times questa domenica. Informazioni confermate poco dopo da un funzionario americano all’AFP.
La Casa Bianca ha revocato il veto per rispondere allo schieramento di 10.000 soldati nordcoreani da parte della Russia. Un’escalation del conflitto, resa necessaria dalle ingenti perdite dei due belligeranti.
Missili semibalistici superficie-superficie ATACAMS, per «Sistema missilistico tattico dell’esercito» (sistema missilistico militare tattico, ndr), hanno una gittata di oltre 300 chilometri per le sue ultime versioni. Entrarono in servizio nel 1991 durante la prima Guerra del Golfo, dove dimostrarono la loro efficacia. Più di 450 furono licenziati durante l’invasione dell’Iraq nel 2003. La loro produzione fu però interrotta nel 2007 e una nuova generazione, la Missile d’attacco di precisione, dovrebbe sostituirlo. La guerra ucraina, e soprattutto l’invasione del 24 febbraio 2022, li hanno riportati in prima linea. Possono essere lanciati da un’altra arma simbolo di questo conflitto: il lanciarazzi multiplo HIMARS.
Gli Stati Uniti non hanno voluto fornire questo tipo di munizioni all’Ucraina, temendo che Vladimir Putin lo vedesse come un’escalation o una cobelligeranza. Tanto più che il padrone del Cremlino, già a giugno, aveva assicurato che l’autorizzazione degli attacchi sul territorio russo avrebbe significato che “I paesi della NATO sono in guerra con la Russia”. Ma Mosca, trascinando la Corea del Nord nella guerra, ha oltrepassato il limite. L’autorizzazione di questi attacchi dovrebbe avere effetto rapido. “Quando gli americani autorizzarono l’Ucraina a sparare per 80 chilometri contro la Russia per rispondere all’attacco a Kharkiv (lo scorso maggio, ndr), l’offensiva del Cremlino si fermò immediatamente”. ha spiegato Xavier Tytelman, ex membro del personale incorporato e commentatore della guerra in Ucraina Figaro.
Tuttavia, l’uso di queste armi “probabilmente richiede operatori occidentali”aveva avanzato il Generale (2S) Chauvancy. Dovrebbero avvicinarsi alla prima linea, a rischio di essere catturati. “La Russia si divertirebbe anche ad accusare l’Occidente di cobelligeranza se l’obiettivo colpito fosse importante”continua. Una situazione che gli alleati dell’Ucraina non vogliono.
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