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Sette a otto – “Che peccato!”, “Babbo Natale è spazzatura”, “Che personaggio schifoso”: gli internauti scandalizzati dalla truffa della lotteria online che prende di mira gli enti di beneficenza

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Un appuntamento imperdibile della domenica sera su TF1, “Sept à quatre”, presentato da Harry Roselmack, offre ogni settimana resoconti al centro delle notizie. Se il ritratto della settimana di Audrey Crespo-Mara era dedicato allo YouTuber Inoxtag, c’è un altro argomento che ha colpito particolarmente questa sera.

Nella sua nuova edizione la rivista investigativa si è occupata per la prima volta delle truffe quotidiane, in particolare di quelle dei fabbri truffatori. La storia di Daniel, 79 anni, è l’esempio perfetto: dopo essersi ritrovato davanti alla porta chiusa senza chiavi, il pensionato è stato costretto a pagare una fattura di 4.300 euro per una semplice riparazione.

Ma è stato il resto del rapporto a suscitare davvero indignazione. Il programma ha messo in evidenza il caso di due madri, presunte vittime di una vasta truffa legata ad una lotteria online. Lelya, 8 anni, ha subito un’emorragia cerebrale alla nascita e non riesce a reggersi in piedi da sola. Sua madre Céline, per finanziare la riabilitazione, ha creato un’associazione e ha fatto appello a Maya Loto. Dei 150.000 euro di vincita destinati all’associazione, sono stati pagati solo 11.000 euro. “Siamo stati traditi, hanno usato l’immagine dei nostri figli per ottenere fondi (…) È un peccato, mia figlia è stata rapita”, testimonia commossa.

Stessa lotta per Laurie e sua figlia Morgane, 5 anni, vittima di un ictus nei primi giorni di vita. I corsi di riabilitazione intensiva in Polonia, del costo di 4.000 euro ciascuno, dovevano essere finanziati con le vincite della lotteria. Ma anche in questo caso Maya Loto avrebbe incassato il 95% delle somme generate. “Avrebbe cambiato tutto, avremmo potuto arrivare a tre stage all’anno per Morgane. È indecente vedere che ci sono persone che mettono milioni in tasca a scapito delle associazioni”, denuncia Laurie.

Al centro di questa vicenda c’è un uomo: Guy Leduc, soprannominato il “Babbo Natale delle lotterie”. Le sue dichiarazioni davanti alle telecamere di “Sept à quatre” susciteranno indignazione sui social network…

VIDEO – Scopri il “Minuto di Harry Roselmack”

Con uno stile texano riconoscibile con il suo cappello da cowboy, Guy Leduc, ex ristoratore convertito agli eventi, è il creatore di Maya Loto. In quattro anni la sua azienda ha generato più di 16 milioni di euro di fatturato. Attualmente sotto processo per organizzazione illegale di lotterie online e frode per bande organizzate, si difende: “Non sono un truffatore, sono Babbo Natale, il Babbo Natale della lotteria”. Ammette di aver trattenuto il 35% delle entrate invece del 15% autorizzato, giustificandosi: “Stavo per aiutare le associazioni ma anche per gestire la mia azienda con 23 dipendenti, se prendessi solo il 15% rinuncerei al chiavi sotto le porte. Ancora più provocatorio, attacca direttamente le associazioni reclamanti: “Trovo che sia una certa sfacciataggine che le associazioni vadano a sporgere denuncia. Vengono con le mani in tasca, non hanno contanti, gli hanno portato dei clienti e poi vogliono fare più soldi? Non riesco a capire.”

Di fronte a queste affermazioni, gli utenti di Internet si sono affrettati a reagire indignando un primo utente di Internet.

“Il ragazzo truffa le associazioni che lottano contro la disabilità e per lui somiglia più a ‘Babbo Natale’. Sembra il guru di una setta. Zero compassione per i bambini gravemente disabili dalla nascita”, denuncia un altro. I commenti si riversano: “Approzione indebita di fondi a spese di bambini malati… Devi proprio essere il capofila di Babbo Natale è spazzatura! Quel ragazzo è davvero un truffatore!”. Una sequenza forte, che non ha mancato di provocare l’ira di molti altri internauti…

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