Ugo Curioni. Un nome che parlerà ai vecchi, a chi aveva La Paillade negli anni '70.
L'argentino ha giocato nel Montpellier per due anni, dal 1978 al 1980, in seconda divisione. Finì anche come capocannoniere del club durante la stagione 1978-1979 con 17 gol. Un'altra epoca; che la famiglia Nicollin non ha dimenticato. In un post su Instagram, il figlio dell'ex giocatore del Boca ha rivelato di essere stato invitato ai festeggiamenti per il 50esimo anniversario. “ Mio padre è stato sempre invitato in Francia, più precisamente al club Montpellier Hérault Sport, per l'anniversario del club, è andato lì quando il club ha festeggiato i suoi 30, 40 e 50 anni. Ricordiamo che quando siamo arrivati al club, la sua fondazione aveva solo 4 anni, alcune tribune erano interrate… Due mesi fa il club ci ha contattato. Per questo tipo di eventi mio padre era sempre accompagnato da mia madre, ma questa volta mia madre con i suoi problemi di salute non può affrontare un viaggio del genere. Quindi ho dovuto accompagnarlopossiamo leggere nel lungo post Instagram condiviso il 13 novembre. Il club ci ha fornito due biglietti aerei e qualche notte in hotel, sappiamo che in nessun paese è facile al momento, ma ho aggiunto altri costi legati al viaggio, i miei genitori non si lamentano, ma ad un mese dalla fine delle celebrazioni annuali, per noi era difficile a livello finanziario coprire questi costi. Rispetto e accetto la decisione di mio padre, ma alla sua età immaginavo che forse fosse una buona occasione per chiudere un ciclo iniziato con un Paese che ci ha dato tutto, ma forse sarà fatto in un altro contesto. Mio padre, mia madre, mia sorella ed io auguriamo un compleanno molto, molto felice! Buon compleanno, ti inviamo i nostri saluti dall'Argentina e grazie.»
Per chi volesse saperne di più sull'esperienza di Hugo Curioni a Montpellier, nel 2012, seguendo il titolo del MHSC, il quotidiano argentino la Voce glielo ha chiesto, questo è quello che ha detto. “ In Francia ho giocato otto anni e i miei ricordi più belli sono quelli del mio ultimo anno e mezzo, quando ero a Montpellier. E' un club fantastico, quando sono arrivato il club era appena passato in seconda divisione. Lo dico sempre: eravamo come una famiglia. Questo titolo è stato per me una gioia enorme. Ho una grandissima stima del Presidente Nicollin, al quale chiamo ” 'Polvere' [écrit littéralement ainsi dans le texte, ndlr]. Cè pazzo per il calcio e se lo merita perché è lui che ha costruito questo club».
Su Youtube è stata pubblicata anche un'intervista al club in due parti:
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