Si prevede che domenica 17 novembre voteranno quasi 7,4 milioni di elettori registrati, su una popolazione di 18 milioni di abitanti.
Il Senegal si reca oggi alle urne per le elezioni legislative anticipate, appuntamento cruciale per definire la composizione dei 165 seggi dell’Assemblea nazionale per i prossimi cinque anni. Queste elezioni seguono la coraggiosa decisione del presidente Bassirou Diomaye Faye, presa a settembre, di sciogliere il parlamento precedentemente dominato dai sostenitori dell’ex presidente Macky Sall.
Questo approccio mira a dare al partito Pastef, guidato da Faye, lo slancio necessario per attuare le riforme promesse durante la sua elezione. Queste elezioni saranno decisive per il futuro politico del Senegal, poiché determineranno se il presidente potrà contare su una maggioranza parlamentare per realizzare il suo programma di trasformazione. Evidenziano anche le sfide democratiche e le dinamiche delle forze politiche nel paese.
Agli elettori senegalesi viene chiesto di scegliere tra 41 liste provenienti da quattro principali movimenti politici, che riflettono la diversità e la competizione all’interno del panorama politico del paese. Dal lato dell’opposizione, tre grandi personalità si contendono la leadership: Macky Sall, con la sua coalizione Aiuta il Senegall’ex primo ministro Amadou Ba, che dirige Jamm ak Njarine l’ex sindaco di Dakar Khalifa Sall, a capo di Proteggi la tua parola.
Di fronte a loro, il partito al potere, Pastef-les Patriotesguida la battaglia con una lista guidata dal primo ministro Ousmane Sonko, nominato lo scorso aprile.
L’ECOWAS ha inviato una missione di 90 osservatori per le elezioni legislative senegalesi del 17 novembre 2024.
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