© Bloomberg/Getty Images
– Jérôme Kerviel ha testimoniato per la serie di documentari.
Si tratta di una vicenda finanziaria che avrà segnato il panorama mediatico francese nel corso del 2008: nel pieno della crisi finanziaria dei mutui subprime ereditata dagli Stati Uniti, Società Generale subisce un’improvvisa perdita di 4,9 miliardi di euro nei mercati finanziari. Una somma astronomica che gli permette di scoprire le attività e gli investimenti rischiosi del suo dipendente, commerciante Jérôme Kervielche ha impegnato 50 miliardi di euro dalla banca ai mercati finanziari. La Société Générale accusa Jérôme Kerviel di essere responsabile di questa perdita.
Al termine di un lungo processo, ampiamente seguito dai media, l’operatore di mercato della Société Générale sarà condannato nel 2011 a cinque anni di carcere (di cui tre anni fissi), per abuso di fiducia, falsificazione e uso della falsificazione . Jérôme Kerviel ha continuato a sostenere che la banca era a conoscenza delle sue azioni. La serie di documentari “Kerviel: un commerciante, 50 miliardi» offrirà, dal 29 novembre (sulla piattaforma streaming HBO MAX), di ripercorrere questa clamorosa vicenda, una delle più significative degli anni Duemila.
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La testimonianza di Jérôme Kerviel
La serie, composta da quattro episodi da 45 minutidiretto da Fred Garson e prodotto da Jean-Luc Millan (Grand Angle Productions), presenterà una serie di testimonianze di attori chiave in questa situazione di crisi. Parecchi amministratori e dipendenti della Société Généralecosì come personalità giudiziarie, forniranno la loro versione dei fatti. Ma soprattutto, Jérôme Kerviel testimonierà di se stesso.
La serie è “ovviamente imparziale, anche se il punto di vista di Jérôme Kerviel resta piuttosto centrale”riconosce Vera Peltekianvicepresidente responsabile delle produzioni originali francesi di MAX France, intervistato dall’AFP, ha ripreso l’Huffington Post. Lei assicura che Jérôme Kerviel no “assolutamente senza censure” il team del documentario, e questo non l’avrebbe fatto non ho visto la serie prima della sua uscita. Véra Peltekian segnala che il progetto, iniziato due anni fa, rientra al limite della finzione, “al limite del thriller”, senza che ciò accada “a scapito del rigore documentaristico”.
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