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Almeno trenta minuti al giorno: l’attività fisica, potente alleata contro il diabete

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PÈ necessario intraprendere una maratona o sessioni di allenamento con i pesi per sentire i primi effetti positivi dell’attività fisica. L’importante è evitare periodi eccessivi di sedentarietà. Per fare ciò, basta sfruttare ogni occasione per muoversi: alzarsi dalla sedia, parlare al telefono stando in piedi, salire e scendere le scale, camminare attivamente, ecc.

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Praticare un’attività fisica regolare permette di ridurre il grasso corporeo, migliorare la sensibilità all’insulina, controllare il diabete e quindi ridurre la pressione terapeutica dei farmaci. Senza dimenticare i benefici sulla respirazione, sulla salute mentale, sulla prevenzione dei tumori e delle malattie cardiovascolari. Concretamente, si consiglia di praticare ogni giorno 30 minuti di attività fisica dinamica: camminare, correre. Inoltre, può essere utile aggiungere due volte a settimana attività di rafforzamento muscolare, flessibilità ed equilibrio.

Raccogli la sfida per dare l’esempio

Nell’ambito della sua partnership con i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, Sanofi ha deciso di lanciare una sfida sull’attività fisica per i professionisti ospedalieri.

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Chiamata “Muoviamoci sfida”, si è svolta dal 17 al 24 giugno. In totale, ha partecipato il personale di 10 centri ospedalieri che ha dovuto compiere il maggior numero di passi possibile. Quasi 500 persone hanno accettato la sfida, per un totale di 23.410.504 passi compiuti. Con una media di 77.230 passi per partecipante, l’ospedale universitario di Grenoble ha vinto l’evento. L’AP-HM di Marsiglia ha registrato il maggior numero di partecipanti: 198 iscritti.

Parola del personale ospedaliero

“Questa sfida è stata un vero successo”, spiega la professoressa Anne Dutour, endocrinologa presso l’AP-HM. “In soli tre giorni, alcuni operatori sanitari avevano già percorso più di 50.000 passi. Ognuno ha trovato ciò che gli è piaciuto, alcuni hanno camminato, altri hanno saltato la corda. Questo tipo di azione è importante per incoraggiare il personale a praticare sport, migliora la qualità della vita sul lavoro e aiuta a comprendere meglio i benefici dell’attività fisica, poi, tra i pazienti. »

Per il professor Dutour la sfida “Let’s move” si è rivelata fondamentale “per convincere quante più persone possibile dei benefici dell’esercizio fisico. E per riuscire a far sì che i pazienti siano meno sedentari bisogna convincere tutti, per cambiare mentalità nella giusta direzione. Dobbiamo convincere i pazienti a trovare quello che vogliono fare, a inserirlo nel loro programma, in modo che poco a poco cambino il loro stile di vita. » Secondo la dottoressa Johanna Delageniere, del dipartimento di diabetologia dell’ospedale universitario di Grenoble, “le squadre erano molto motivate. Ciò ha dimostrato che possiamo facilmente svolgere attività fisica, semplicemente camminando o facendo le scale, ad esempio. Questo è un messaggio essenziale da trasmettere ai nostri pazienti per motivarli. »

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