l'essenziale
L'enorme cilindro metallico del peso di 95 tonnellate, rimasto per 23 anni vicino al cratere AZF, è stato appena spostato per essere conservato vicino al sentiero commemorativo.
Da 23 anni, dall'esplosione della fabbrica chimica AZF che ha ucciso 31 persone il 21 settembre 2001 a Tolosa, gli automobilisti, dalla tangenziale o dalla strada per la Spagna, possono vedere un enorme cilindro al centro di questo che, nel corso degli anni, è diventata una terra desolata. La fabbrica devastata fu smantellata e, durante tutti questi anni, rimase un perimetro sigillato in cui si trovava questa imponente stanza, l'ultima vestigia della fabbrica, un forno per l'ingrossamento dei grani di nitrato, appoggiato su basi di cemento.
Gli automobilisti probabilmente non lo sapevano più, ma questo perimetro corrisponde al luogo dell'esplosione. E il tubo d'acciaio, visibile nonostante la vegetazione selvaggia, designa da tempo l'epicentro del disastro.
95 tonnellate di metallo
Nel 2023, TotalEnergies, proprietaria di questo terreno attraverso la sua controllata Grande Paroisse, condannata per l'esplosione accidentale, ha iniziato a ripulire i cespugli e ad analizzare il terreno. Dalla fine di agosto 2024 è iniziata la vera e propria decontaminazione di questi due ettari, che dovranno essere restituiti ai proprietari, Toulouse Métropole e al promotore Icade, la prossima estate. Un vero cantiere perché qui rimanevano le fondazioni in cemento e le gallerie tecniche interrate, a due passi dal cratere che era diventato un laghetto.
Quanto al forno a nitrato, conservato a memoria della fabbrica, è stato appena spostato. Un'operazione delicata, riassume Sylvain Panas, direttore regionale di TotalEnergies, per la quale l'azienda ha mobilitato il suo specialista mondiale nel sollevamento.
Lungo 15 metri, il tubo pesa 95 tonnellate. È stata quindi utilizzata una gru speciale. E la bombola è stata trasportata per un centinaio di metri vicino al sentiero della memoria, non lontano dal luogo in cui anche ex dipendenti esponevano parti della fabbrica. La metropolitana dovrà comunque essere spostata su una base che il Metropolis costruirà.
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