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Un batterio per ridurre le emissioni di gas serra in agricoltura

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DECRITTO – I ricercatori sono riusciti a coltivare un microrganismo in grado di consumare il protossido di azoto, le cui emissioni provengono principalmente dall’uso di fertilizzanti.

Meno spesso individuato rispetto all’anidride carbonica, il protossido di azoto – meglio noto come “gas esilarante” – è un altro potente gas serra, il cui potere di riscaldamento è 300 volte maggiore di quello della CO₂ in 100 anni. Anche emesso in quantità molto minori, è stato responsabile del 4% del riscaldamento globale nel 2021. Oltre a intrappolare il calore nell’atmosfera, l’N₂O riduce anche lo strato di ozono e contribuisce in modo significativo, in superficie, all’inquinamento del suolo e dell’acqua.

Negli ultimi 40 anni, secondo un recente rapporto del Global Carbon Project, le emissioni globali di protossido di azoto derivanti dalle attività umane sono aumentate del 40%. Il settore agricolo è responsabile di tre quarti di queste emissioni, attribuite all’uso di fertilizzanti chimici o letame animale sui terreni coltivati. Perché se l’azoto è essenziale per la crescita delle colture, le emissioni di N₂O sono principalmente legate ai processi biologici…

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