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Può il titolo di auto dell’anno sfuggire alla Renault 5?

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Sono noti i sette finalisti per il titolo di Auto dell’anno. Un ballottaggio abbastanza aperto quest’anno con modelli con profili molto diversi.

L’adesivo “Auto dell’anno” sul lunotto posteriore è da tempo garanzia di vendite record. Oggi questo è meno vero, ma la concorrenza non è priva di interesse. I 60 giurati provenienti da 23 paesi europei sono riusciti a ridurre la lista preliminare, estesa quest’anno a 42 modelli rispetto ai 25 dello scorso anno, a sole 7 unità. In ordine alfabetico si tratta dell’Alfa Romeo Junior, della Citroën C3/ë-C3, della CUPRA Terramar, della Dacia Duster, della Hyundai Inster, della Kia EV3 e della Renault 5/Alpine A290, queste ultime due considerate come le stesso modello.

Da oggi i giurati hanno 8 settimane per testare i modelli e decidere quale merita di essere incoronato. Le sette vetture saranno riunite per un test congiunto presso il sito di prova di Mettet in Belgio, fino alla votazione finale per il titolo di Auto dell’anno 2025.

Ma quanto valgono questi 7 finalisti? Cominciamo dalla cosa più inaspettata: l’Alfa Romeo Junior. Questo modello nacque sotto una cattiva stella e aveva un nome, Milano, che gli valse l’ira dello Stato italiano, che giudicava uno scandalo chiamare così un’auto prodotta fuori dall’Italia. Se a questo aggiungiamo le attuali difficoltà di Stellantis possiamo escluderlo dalla corsa al titolo. La Citroën C3 e la sua versione elettrica ë-C3 hanno serie possibilità, ma la filosofia multienergia può essere penalizzata. Non proprio termico, non proprio elettrico, quindi non perfetto, e i recenti bug segnalati sulla versione elettrica non riescono a tranquillizzarci. La Cupra Terramar è l’unico ibrido del lotto e beneficia di un’immagine giovane e dinamica che potrebbe fare bene all’immagine della concorrenza. Ma come ogni buona CUPRA, è troppo cara e quindi elitaria. La Dacia Duster è una meraviglia in termini di rapporto qualità/prezzo e le sue finiture oggi non hanno nulla da invidiare ai migliori SUV. Ma il franco-rumeno è nel mirino dell’EuroNCAP che gli ha assegnato solo 3 stelle su 5. Difficile rendere una macchina del genere la migliore dell’anno ma non importa, non serve.

L’anno dell’auto in Corea?

Ora diamo un’occhiata alle due ragazzine coreane. La Hyundai Inster è la derivata elettrica della Casper, quasi sconosciuta in Europa ma apprezzata in tutto il mondo. Questa mancanza di notorietà potrebbe essergli fatale. La Kia EV3, invece, gode della buona immagine del marchio e soddisfa tutti i requisiti con una struttura 100% elettrica, un bell’aspetto, una buona autonomia e un prezzo di accesso di 35.990 euro.

Resta infine la Renault 5 e la sua versione con l’Alpine A290. Già non è molto carino da parte della giuria aver messo le due vetture nella stessa borsa quando il Gruppo Renault sta facendo di tutto per creare un’identità di marca specifica per Alpine. Se vince, chi sarà veramente titolato? Quindi giudichiamo solo la R5. Un volto frizzante, interni moderni che rivisitano i tratti distintivi del modello originale, prezzi molto ben studiati e una gamma di batterie in grado di soddisfare un’ampia gamma di guidatori. Un vincitore designato? Ricordiamo che il premio Auto Europea dell’Anno 2024 è andato alla Renault Scenic. Far sì che un produttore vinca per due anni consecutivi non è mai facile e potrebbe alimentare le voci di lobbying che circondano la concorrenza.

Se la Renault soffre di queste considerazioni più politiche che tecniche, chi potrà vincere la corona? Solo un costruttore presente nella lista dei 7 finalisti quest’anno si era già opposto alla Renault l’anno scorso, Kia. Quindi inseriremo un piccolo post sull’EV3.

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