Non lasciamoci scoraggiare dall’oscurità prevalente. Netflix è pieno di piccole meraviglie burlesque e commedie dai tratti cult, ecco dieci bei film per farti sorridere.
Di Sébastien Mauge, Macha Dussart
Pubblicato il 17 giugno 2024 alle 16:43
Jean-Pascal, l’agitatore: “Semplicemente nero”
Gaumont
Attori pieni di autoironia in un mockumentary che fa volare i cliché sui neri e sul comunitarismo. Audace e pungente.
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Semplicemente nero
Zadista e Voltaire: “Problemos”
Foto Serge Blondeau/Albertine Productions
Ultimi sopravvissuti sulla Terra dopo un’epidemia, i membri di una comunità di zadisti dell’Ardèche hanno carta bianca per ricostruire tutto. L’umorismo regressivo assunto, a volte fino al terzo grado, in questa favola folle, fa molto bene. Un seguito sarebbe in fase di scrittura…
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“I problemi”
Marmaï deraglia: “Libero!”
Foto Claire Nicol/Les Films Pelleas
Una focosa poliziotta (Adèle Haenel, perfetta nel suo primo ruolo comico) si sforza di proteggere un bell’innocente (Pio Marmaï nei panni di un brillante spadaccino), una volta intrappolato dal marito poliziotto. Un festival di errori tanto poetici quanto burleschi.
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“Liberamente!”
Diabete e malvagità: “Charlie e la fabbrica di cioccolato”
Warner Bros.
Johnny Depp nei panni di uno strano pasticciere, eroe complesso di una fiaba per bambini, possibile erede di Edward mani di forbice. Stile blockbuster di Tim Burton, ma agrodolce, insolito e di successo. Il suo “prequel” Wonka, uscito al cinema a Natale, non manca nemmeno la golosità…
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“Charlie e la fabbrica di cioccolato”
Prendi la mucca! : “Monty Python, Santo Graal!”
Python (Monty) Immagini limitate
Una bestia feroce (un coniglio), cavalieri francesi lanciatori di mucche, contadini anarco-sindacalisti e la ricerca del Graal… Derisione, assurdità, satira sui miti e sui fallimenti della società britannica: il più esilarante dei film esilaranti.
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“Monty Python, Santo Graal!”
Fermare! Oppure mi sparerò alla testa con la mano! : “L’infernale Torre di Montparnasse”
4 ragazzi con gli occhiali Produzione/UGC
Di fronte ai sequestratori, Éric e Ramzy – assistiti malissimo da una Marina Foïs in gran forma e da Serge Riaboukine, neanche male – sventano il loro piano, semplicemente armati dei loro punti QI pari a zero. Stupido, ma così divertente a causa della sua stupidità.
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“L’infernale torre di Montparnasse”
Déjà vu che amiamo rivedere: “Una giornata senza fine”
Colombia
Un giornalista cinico deve coprire “Ricomincio da capo” in una città remota… All’improvviso, in un paradosso spazio-temporale, rivive eternamente le stesse ventiquattr’ore. La sceneggiatura è un brillante esercizio di stile. Bill Murray è (ancora) immenso.
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“Un giorno senza fine”
Diritto alla disconnessione: “I Mitchell contro le macchine”
SPAI
Un’ode gelida ma intelligente alle grandi sciocchezze. Un pasticcio gioioso arricchito da umorismo esilarante e creatività sfrenata. Dietro la risata si nasconde l’elogio dell’imperfezione unito a una feroce riflessione sulla nostra dipendenza dagli oggetti connessi.
Film d’animazione di Michael Rianda e Jeff Rowe (Stati Uniti, 2021). 1h54. Guarda su Netflix
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“I Mitchell contro le macchine”
Sto bene, va tutto bene: “Terapia della Felicità”
La Weinstein Company – Mirage Enterprises
Lui lascia l’ospedale psichiatrico, lei è vedova e depressa, tutti vivono di nuovo con i genitori. La commedia romantica attualizzata da David O. Russell in un’America martoriata. Ultra fabbricato, ma portato da due attori raggianti.
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“Terapia della felicità”
In quarantena: “Victoria”
Ecce Films
Un penalista nel mezzo di una crisi… Dopo La battaglia di Solferino, Justine Triet ha creato una commedia accattivante che abbraccia chiaramente i suoi modelli hollywoodiani (Billy Wilder, Blake Edwards). Virginie Efira è carina…
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“Vittoria”
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