Una partita come nessun'altra. Per l'ultimo incontro casalingo dei Blues nel 2024, la Francia accoglie Israele nella Nations League. Un duello necessariamente particolare vista la situazione in Medio Oriente, a più di un anno dall'attentato di Hamas in Israele e mentre continuano i bombardamenti sulla Striscia di Gaza così come gli attentati in Libano. Emmanuel Macron, che questa sera sarà presente nelle navate laterali dello Stade de France per una partita sotto massima sicurezza, ha voluto esprimersi in un comunicato inviato allaAFP accanto al calcio d'inizio di questo poster.
“Non cederemo a questo vento maligno di antisemitismo”
“Non cederemo all'antisemitismo da nessuna parte e la violenza, anche nella Repubblica francese, non prevarrà mai e nemmeno le intimidazioni”, ha affermato per primo, prima di aggiungere: “La Francia organizza un evento sportivo, culturale e intellettuale che intende organizzarsi e che vuole organizzarsi. Lo facciamo tutelando gli artisti, gli atleti, gli intellettuali, permettendo a tutti di vivere questi eventi. Non “Non cederemo a questo vento cattivo di antisemitismo che soffia sul mondo.” Questo incontro ha preso una piega completamente diversa nella classe politica dopo gli scontri della scorsa settimana ad Amsterdam tra tifosi dell'Ajax e tifosi del Maccabi Tel Aviv. A riprova, sugli spalti ufficiali saranno presenti numerosi ministri oltre, normalmente, a Nicolas Sarkozy e François Hollande. Ma se questo manifesto affascina la classe politica, non sortisce lo stesso effetto sui sostenitori dei Blues. Anche se le misure di sicurezza saranno più che consistenti, la Federcalcio francese non prevede più di 20.000 spettatori sugli 80.000 posti dello stadio, per quella che rappresenterà sicuramente la più piccola affluenza nella storia dei Blues.
“Vogliamo fare in modo che rimanga una partita di calcio”
Da parte sua, Didier Deschamps ha affermato in conferenza stampa che “nessuno può essere insensibile al contesto pesante e pesante”, il Ct della nazionale si è poi soffermato sulla preparazione a questo shock: “Abbiamo fatto in modo di preparare questa partita come di consueto possibile, ma ovviamente, in tutto il gruppo francese, nessuno può essere insensibile al contesto pesante e pesante. Vogliamo garantire che questa rimanga una partita di calcio, nonostante tutto. Questi non sono ambienti a cui i giocatori sono abituati Userò la solita parola: adattarci. Dobbiamo adattarci e concentrarci su quello che dobbiamo fare in campo per garantire la qualificazione ai quarti di finale del campionato nazionale.
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Per riassumere
Emmanuel Macron ha voluto parlare prima dello scontro serale tra Francia e Israele allo Stade de France. Il presidente della Repubblica ha voluto ricordare che “non cederemo all'antisemitismo, da nessuna parte. La violenza, anche nella Repubblica francese, non prevarrà mai, e nemmeno l'intimidazione”.
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