Nella notte tra mercoledì e giovedì, il colosso francese ha fatto esplodere il suo record in carriera segnando 50 punti contro Washington. Nella storia della NBA, solo tre giocatori avevano raggiunto una prestazione del genere pur essendo più giovani di lui.
E all'improvviso, un enorme colpo di calore. Abbastanza goffo fin dall'inizio della stagione, soprattutto sulla lunga distanza, Victor Wembanyama ha aggiustato il mirino nella notte tra mercoledì e giovedì 14 novembre. E lo ha fatto abbastanza bene. Di fronte ai Washington Wizards dei suoi connazionali Bilal Coulibaly e Alexandre Sarr, il gigante francese ha fatto di tutto: tre punti in ogni direzione, a volte uno o due metri dietro la linea, schiacciate, rimbalzi, drive, il tutto con la vittoria come bonus e come al solito con agilità unica per un giocatore di 2m24. In 32 minuti in campo, Victor Wembanyama ha segnato 50 punti (di cui otto da tre punti), diventando di gran lunga il suo totale più alto in una singola partita. Il suo precedente record risaliva allo scorso marzo, con 40 unità raggiunte durante la sua prima stagione oltreoceano contro New York.
Per misurare l'eccezionalità della sua prestazione bisogna scavare negli archivi NBA: il campionato americano è una miniera di statistiche di ogni tipo. Dalla sua creazione nel 1949, poco più di 150 giocatori hanno raggiunto la soglia dei 50 punti almeno una volta in una partita. Ma solo tre giocatori – Brandon Jennings, LeBron James e Devin Booker – sono riusciti a farcela pur essendo più giovani di Victor Wembanyama che aveva, mercoledì sera, 20 anni e 314 giorni.
Tra i dieci migliori marcatori della storia della NBA, solo LeBron James ha ottenuto una prestazione del genere pur essendo più giovane del francese. In confronto, Kobe Bryant e Kareem Abdul-Jabbar avevano 22 anni quando segnarono 50 punti in una partita per la prima volta e Michael Jordan 23. Infine, dalla parte francese, solo Tony Parker (55 punti nel 2008, all'età di 26 anni) era riuscito finora a segnare 50 punti in una partita (con doppi tempi supplementari).
Una NBA focalizzata sull’attacco
Questa precocità di Victor Wembanyama rispetto alle ex stelle del campionato si spiega anche con il fatto che l'NBA è molto più offensiva oggi rispetto a qualche anno fa. Le grandi carte offensive sono ormai all'ordine del giorno e non è più così eccezionale come prima vedere un giocatore superare i 40 o 50 punti in una partita. Dall'inizio della stagione tre settimane fa, due giocatori oltre a Victor Wembanyama hanno già segnato almeno 50 punti. In confronto, nell’intera stagione 2010-2011, questo livello è stato raggiunto solo in due partite.
Senza falsa modestia, come al solito, Victor Wembanyama ha anche lasciato intendere in una conferenza stampa post partita che si vedrà ripetere questa prestazione molte volte nei mesi e negli anni a venire, riferisce il giornalista francese Théo Quintard: “Il mio primo pensiero è che prima o poi voglio che le mie altre performance eclissino questa. Voglio assicurarmi che in futuro questa partita sia solo un’altra partita come tutte le altre”.
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