Negli ultimi giorni il prossimo presidente americano, Donald Trump, sta costruendo la sua futura squadra. Ogni giorno ne annuncia uno o più membri. Tra questi, Elon Musk. Ma chi è?
Elon Musk è nato a Pretoria in Sud Africa (un paese del sud dell’Africa), il 28 giugno 1971. Suo padre è un ricco ingegnere e promotore immobiliare (vende e affitta case), sua madre è una modella e dietista. . È cresciuto in un ambiente ricco.
Quando era piccolo, diceva di essere appassionato di videogiochi e di costruire modellini di razzi. All’età di 12 anni, ha codificato (progettato) il suo primo videogioco. Lo ha venduto per 500 dollari (circa 470 euro) a una rivista specializzata. Un capitale (somma di denaro) che continuerà ad aumentare.
Un uomo d’affari
A metà degli anni ’90 ha cofondato insieme al fratello l’azienda Zip2. Questa azienda produce software (programmi) per altre società. Nel 1999 i due fratelli lo vendettero per diversi milioni di dollari. Elon Musk usa questi soldi per fondare una nuova società di pagamenti online: PayPal. Nel 2002 lo vendette a sua volta per più di un miliardo di dollari.
Elon Musk si rivolge poi allo spazio. Ha fondato la società SpaceX. Qualche anno dopo, nel 2008, firmò un contratto con la NASA (l’agenzia spaziale americana). SpaceX produce in particolare strumenti per la stazione spaziale internazionale.
Accanto a questo nuovo progetto, se ne sta lanciando altri, come Tesla. Nel 2004 ha acquistato azioni di questa società di produzione di auto elettriche. Il suo obiettivo è sviluppare veicoli elettrici a prezzi accessibili ma anche creare automobili che non avranno bisogno di conducenti! Queste sono le cosiddette auto autonome.
Nel 2022 Elon Musk acquisterà anche il social network Twitter per la cifra di 44 miliardi di dollari. Ha ribattezzato il social network “X” e ha modificato alcune regole di utilizzo. In particolare, è esclusa qualsiasi forma di censura (controllo) per le pubblicazioni effettuate in rete.
Elon Musk è un uomo d’affari, questa è una panoramica dei suoi numerosi progetti. Ha la reputazione di agire d’impulso e di essere molto fiducioso.
Futur ministre de Donald Trump ?
Agli occhi di alcuni, Elon Musk è l’altro grande vincitore delle elezioni presidenziali americane del 6 novembre. Ha sostenuto Donald Trump, il vincitore delle elezioni, durante le ultime settimane della sua campagna elettorale (un periodo in cui cerchi di convincere la gente a votare per te). Elon Musk lo ha accompagnato alle manifestazioni, a volte salendo anche sul palco per difendere il candidato repubblicano.
Elon Musk è uno degli uomini più ricchi del mondo, per questo non ha esitato a mettere mano al portafoglio in questo periodo elettorale: ha investito più di 100 milioni di dollari. Ha anche utilizzato il suo social network X (ex Twitter) e il suo account personale su questa rete per inviare messaggi dal candidato Donald Trump.
Il prossimo gennaio, Elon Musk dovrebbe assumere la guida di un nuovo “Ministero dell’efficacia del governo”. Lo ha annunciato martedì 12 novembre il futuro presidente Donald Trump. Di fatto, però, non si tratta di un vero e proprio ministero ma di un servizio esterno di supporto al governo. Il servizio non fa parte delle strutture governative ufficiali. Quindi Elon Musk non sarà ministro. A capo del servizio, farà squadra con un altro miliardario (Vivek Ramaswamy).
Diverse le reazioni dei media
Il giornale britannico Il Guardiano ha reagito in seguito all’annuncio dell’attribuzione dell’incarico a Elon Musk. Il 13 novembre il quotidiano ha annunciato che non pubblicherà più sulla rete sociale “piattaforma multimediale tossica”.
Il Guardiano spiega di aver pensato di andarsene “per un po”a causa dei contenuti spesso promossi sulla piattaforma, come le teorie del complotto di estrema destra e il razzismo. L’ultima pubblicazione sul conto del giornale risale a questo mercoledì mattina. I conti di Custode sul social network vengono ora presentati come “archiviati”. I lettori sono invitati a visitare il sito web del giornale o a scaricare la sua applicazione.
14 novembre, è il quotidiano spagnolo L’avanguardia il quale annuncia che non pubblicherà più su X, che lo sarebbe diventato “una rete di disinformazione”.
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