Questo è un primo passo nel percorso legale di Sohaib Teima.
Questo giovane italiano, principale sospettato della morte di Auriane, una donna lionese accoltellata in una chiesa abbandonata in Val d'Aosta la primavera scorsa, ha visto confermata la sua condanna per violenza domestica.
Questi fatti sono anteriori all'omicidio di Auriane. La giovane di Saint-Priest aveva denunciato queste violenze prima che la coppia si incontrasse di nuovo e partisse per l'Italia per un ultimo macabro viaggio.
La Sezione d'Appello Penale della Corte d'Appello di Grenoble ha confermato mercoledì la condanna di Sohaib Teima a 6 mesi di carcere, rispetto ai 18 mesi, metà dei quali sospesi, richiesti dall'Avvocato Generale.
Sohaib Teima non ha finito con la giustizia francese. Arrestato l'11 aprile a Lione, aveva precedentemente avuto un violento alterco con le guardie di sicurezza in un supermercato della capitale della Gallia. Comparirà quindi tra poche settimane davanti al tribunale giudiziario di Lione.
Solo allora potrà finalmente essere processato in Italia per l'omicidio di Auriane.
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