Investing.com– La maggior parte delle valute asiatiche si è indebolita giovedì, mentre il dollaro è salito al livello più alto dell’anno sulla base dei dati che mostrano una continua inflazione negli Stati Uniti, con l’attenzione ora rivolta al prossimo discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
Il sentiment nei confronti dei mercati regionali è rimasto debole dopo che le recenti misure di stimolo della Cina hanno deluso, mentre anche la prospettiva di un maggiore protezionismo statunitense sotto la presidenza di Donald Trump ha orientato gli operatori a favore del dollaro.
La maggior parte delle valute asiatiche ha subito perdite significative durante la scorsa settimana, con lo yen giapponese e lo yuan cinese che sono stati i più colpiti.
Il dollaro ai massimi da un anno dopo i dati CPI; Powell nel mirino
Entrambi sono saliti di quasi lo 0,2% negli scambi asiatici, estendendo forti guadagni durante la notte.
I dati sull’indice dei prezzi al consumo sono in linea con le aspettative per ottobre. Ma il tasso è aumentato nuovamente rispetto al mese precedente, mentre è rimasto stabile e ben al di sopra dell’obiettivo annuale del 2% della Fed.
Sebbene il dato abbia alimentato le aspettative secondo cui la Fed taglierà i tassi di interesse di altri 25 punti base a dicembre, le prospettive a lungo termine per i tassi sono diventate più incerte.
L’elezione di Donald Trump ha inoltre spinto al rialzo le previsioni sui tassi a lungo termine, a causa delle scommesse su politiche più espansive durante il suo secondo mandato.
L’attenzione si sposta ora sul discorso del presidente della Fed Jerome Powell più tardi giovedì per ulteriori indicazioni sui tassi di interesse. Powell ha ribadito l’approccio della Fed basato sui dati per un futuro allentamento dopo che la banca centrale ha tagliato i tassi di 25 punti base la scorsa settimana.
Dollaro australiano al minimo di 3 mesi dopo i commenti della RBA e i dati sull’occupazione
Giovedì il dollaro australiano si è leggermente indebolito, con la coppia che ha perso lo 0,1% al minimo di tre mesi.
Il governatore della Reserve Bank of Australia, Michele Bullock, ha affermato che i tassi di interesse difficilmente aumenteranno ulteriormente, ma rimarranno stabili finché la banca non sarà soddisfatta dell’ulteriore calo dell’inflazione.
I commenti di Bullock sono stati accompagnati da dati che mostrano che l’economia australiana ha rallentato nel mese di ottobre, dopo sei mesi consecutivi di forte crescita. Un mercato del lavoro più debole ha contribuito alle aspettative di un ulteriore rallentamento dell’inflazione, con gli analisti che prevedono che la RBA inizierà a tagliare i tassi a partire dal primo trimestre del 2025.
Le principali valute asiatiche si sono indebolite giovedì e hanno registrato perdite significative nelle ultime sessioni. La coppia dello yen giapponese è salita dello 0,3% a 155,85 yen, il massimo di oltre tre mesi. Anche lo yen è stato vicino ai livelli che hanno innescato l’ultimo intervento del governo nel mercato valutario.
La coppia dello yuan cinese è salita dello 0,3% ed è stata al suo livello più alto in più di tre mesi, poiché lo yuan è stato colpito dalle deludenti misure di stimolo della Cina. Il sentimento nei confronti della Cina è stato messo alla prova anche dalla prospettiva di elevate tariffe statunitensi sul paese sotto l’amministrazione Trump.
La coppia del won sudcoreano è salita dello 0,1%, mentre la coppia del dollaro di Singapore è salita dello 0,2%.
La coppia della rupia indiana si è stabilizzata dopo aver raggiunto il livello record di oltre 84,6 rupie questa settimana.
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