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Un’indagine è stata aperta dopo le minacce di morte contro i giornalisti che lavoravano sul banditismo della droga

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È stata aperta un’indagine sulle minacce di morte rivolte a giornalisti provenienti da parigino autori di a “indagine sul fenomeno degli sparatutto”ces “sicari” a volte molto giovani reclutati dai narcotrafficanti, lo abbiamo appreso mercoledì da una fonte vicina al caso. Secondo questa fonte, l’indagine è condotta dalla Procura di Marsiglia e affidata alla gendarmeria. Interrogato, ha indicato l’accusa “non desidero comunicare”. In un comunicato stampa mercoledì, Flammarioneditore dell’opera firmata da Jean-Michel Décugis, Vincent Gautronneau e Jérémie Pham Lê, ha espresso il suo sostegno ai suoi tre autori, considerando “inconcepibile” che lo sono “minacciati semplicemente per aver svolto il loro lavoro: indagare, informare e rivelare fatti”.

“I nostri autori sono oggetto di minacce di morte e intimidazioni volte ad ostacolarne il lavoro”specifica questo testo, firmato da Sophie de Closets, mecenate delle edizioni Flammarionimpegnandosi a “proteggere e promuovere questo diritto fondamentale all’informazione”. “Le minacce da parte dei detenuti e la crescente pressione per intimidire questi giornalisti sono inaccettabili. Desideriamo ricordare l’importanza del giornalismo investigativo, il nostro profondo attaccamento alla libertà di informare e indagare.prosegue il comunicato. Si è tenuta la Società dei Giornalisti (SDJ) di Le Parisien “esprimere” sui suoi social network “la sua preoccupazione e il suo pieno sostegno ai nostri tre colleghi, minacciati di morte dopo le loro rivelazioni sull’interesse pubblico sul traffico di droga”. “La pressione esercitata su questi giornalisti è inaccettabile. Noi siamo al loro fianco”conclude l’SDJ.

Indagine sulla mafia DZ

Nel loro libro, Hitmen: indagine sul fenomeno degli sparatuttopubblicato il 9 ottobre, i tre giornalisti scavano nel cuore del banditismo della droga in Francia, descrivendo in particolare il ruolo di questi adolescenti, a volte appena quindicenni, arruolati per assassinare i concorrenti. Erano particolarmente interessati alla mafia DZ, uno dei clan più potenti del traffico di droga a Marsiglia.

Una prima indagine era già stata aperta in seguito alla pubblicazione di questo libro, affidata all’IGPN, “la polizia dei caratteri”su una possibile violazione del segreto dell’indagine o dell’istruzione. La Procura di Marsiglia aveva precisato di sì “ha aperto un’indagine preliminare” dopo il “ricezione delle denunce delle parti in causa”. In un comunicato inviato all’AFP, i tre giornalisti di parigino avevano avvertito che loro “rispetterà assolutamente il segreto delle fonti, principio che è alla base del giornalismo e della libertà di informazione”.

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