È in un contesto difficile e con maggiore sicurezza allo Stade de France che giovedì 14 novembre si disputerà la partita tra Francia e Israele. A diverse migliaia di chilometri di distanza, la nazionale palestinese affronterà l'Oman nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026. La PFA (Federazione calcistica palestinese) ha espresso la sua contrarietà “normalizzazione degli eventi sportivi” che coinvolge Israele, riferisce La squadra .
È in questo contesto che la PFA si dice favorevole “un divieto” della partita tra Francia e Israele. Un modo per fare a “Un appello più ampio per fermare questi sforzi di normalizzazione fino a quando non ci sarà un’azione concreta per ritenere Israele responsabile delle sue continue violazioni”.
La PFA fa appello alla UEFA e alla FIFA
Lo indica un recente rapporto delle Nazioni Unite “quasi 1,9 milioni di persone sono state sfollate” e quello “le squadre di soccorso sono state deliberatamente attaccate” all’interno di Gaza dall’inizio del conflitto.
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La PFA si rivolge anche alla UEFA e alla FIFA, sollecitandole “ad adottare una posizione che rifletta i loro valori di rispetto, giustizia e uguaglianza”. Prima di concludere: “Crediamo che questi valori siano incompatibili con la partecipazione di Israele agli eventi sportivi internazionali, soprattutto in un paese come la Francia, che pretende di enfatizzare i diritti umani e la giustizia”.
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