Venerdì 8 novembre, la Comunità dei Comuni del Pays d'Orthe e di Arrigans ha riunito per la quarta volta dall'ottobre 2023 (Giornata della Resilienza al Rischio Climatico) un gruppo di lavoro composto da funzionari eletti e cittadini volontari, colpiti dal rischio alluvioni, con l’obiettivo di comunicarlo presto a tutta la popolazione.
Erano lì per ascoltare Joëlle Meurisse, in rappresentanza del prefetto, e Olivier Loustau, di Sdis 40. Perché non dobbiamo immaginare le vittime abbandonate al loro triste destino. Qualunque sia il rischio (climatico, sanitario, accidentale e inquinante), un'organizzazione si rimette in funzione prima della crisi, salendo fino a diventare una potenziale unità di crisi interministeriale.
La priorità resta l’informazione delle popolazioni, l’informazione – e non la trasmissione talvolta allarmistica di canali di informazione che traducono male la realtà – adattata alla situazione senza, ovviamente, creare panico, perché la paura è sempre una cattiva consigliera e può portare le persone a mettersi in gioco pericolo: prendere il proprio veicolo senza preoccuparsi, ad esempio, dell'innalzamento dell'acqua, o addirittura chiamare i servizi di emergenza nel cuore della notte per essere evacuati dopo aver rifiutato i soccorsi il giorno prima, mettendo così in pericolo i soccorritori.
Il peso della pulizia
La gestione della crisi deve quindi essere organizzata a livello comunale con un direttore e un comandante delle operazioni, in contatto permanente con la prefettura. Sono attivati tutti gli strumenti di comunicazione per allertare la popolazione, mentre è predisposta una centrale operativa per coordinare gli interventi. Quando arriva il diluvio comincia la lunga attesa, intervallata dal soccorso di beni e persone quando necessario.
E quando l’acqua si ritira, sorgono altri problemi per la popolazione e per gli eletti locali. D'ora in poi, i vigili del fuoco non puliranno più le strade comunali, né puliranno case e attività commerciali, come avveniva prima, limitandosi al salvataggio e all'eventuale pompaggio. In anticipo Sdis ha messo a disposizione della Comunità dei Comuni un camion delle riforme che può essere utilizzato a questo scopo.
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