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Eliminazione di un giorno festivo: “È un’opzione che stiamo considerando”, dichiara Mathieu Darnaud

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Il dibattito sull’eliminazione di un nuovo giorno festivo rientra nel dibattito sul bilancio. L’11 novembre, al microfono di Inter, Jean-François Copé ha manifestato la volontà di eliminare questo giorno festivo. L’ex ministro del Bilancio ha affermato: “Non c’è mai una buona vacanza da tagliare, non c’è mai un buon risparmio. Non abbiamo bisogno di un giorno festivo per commemorare l’11 novembre, altrimenti avremmo 65 milioni di francesi ai piedi dei monumenti ai caduti. Ciò comporterebbe l’istituzione di una seconda giornata di solidarietà, seguendo lo stesso esempio di quanto fatto con il lunedì di Pentecoste del 2004. Una proposta già formulata nel rapporto informativo sulla situazione di Ehpad riportato dalla commissione Affari sociali del Senato il 25 settembre 2024. A questo proposito, Mathieu Darnaud conferma che, in vista dell’esame in seduta pubblica del progetto di legge sul finanziamento della Previdenza Sociale al Senato, è una strada che i senatori del suo gruppo stanno valutando: “È una cosa su cui si potrebbe votare”, dice il presidente del gruppo Les Républicains al Senato.

“Il nostro desiderio è ascoltare i dibattiti svoltisi nell’Assemblea nazionale, ma mantenere una traiettoria di bilancio”

Altra novità di bilancio, ieri l’Assemblea nazionale ha respinto la parte relativa alle entrate del disegno di legge finanziaria per il 2025, portando così alla trasmissione della versione iniziale del testo al Senato. Un ritorno al punto di partenza che attribuisce all’Alta Assemblea un ruolo centrale nell’esame del bilancio. Il presidente dei repubblicani al Senato assicura che il desiderio del suo gruppo è “di ascoltare i dibattiti che si sono svolti nell’Assemblea nazionale, ma di mantenere una traiettoria di bilancio”.

“Non vogliamo misure viste come recessive o, come la sanzione automobilistica, penalizzanti i territori”

Diverse disposizioni presenti nella prima versione presentata dal governo sono in discussione al Senato, tra cui il ritorno dell’aumento dell’imposta sull’energia elettrica e la sanzione automobilistica. Su questi temi, il presidente del gruppo Les Républicains al Senato conferma di non volere “misure viste come recessive o, come la sanzione automobilistica, penalizzanti i territori”. Il senatore dell’Ardèche certifica che al Senato verranno avanzate “proposte alternative”, garantendo che il suo gruppo “non vieta nulla”.

“Ci saranno contributi eccezionali purché inquadrati nel tempo”.

Altra proposta faro della finanziaria 2025: il contributo eccezionale dei redditi alti e delle imprese. Sebbene l’Assemblea nazionale abbia votato a favore della perpetuazione di questa tassa, il presidente del gruppo Les Républicains ha assicurato di essere contrario a questa proroga: “Il Primo Ministro ha detto che queste misure saranno calibrate nel tempo […]siamo favorevoli al risparmio, ma non vogliamo generare tasse aggiuntive troppo pesanti da sopportare per le famiglie ma anche per le imprese […]ci saranno contributi eccezionali purché inquadrati nel tempo”.

“Questa cifra di 5 miliardi è troppo importante per gli enti locali”

In questo bilancio sono coinvolte anche le autorità locali. Se l’obiettivo del governo è quello di realizzare 60 miliardi di euro di risparmio, di cui 40 miliardi di riduzioni di spesa, agli enti locali ne verranno chiesti 5 miliardi. Il senatore dell’Ardèche ha dichiarato: “per me è troppo […]questa cifra di 5 miliardi, è troppo importante per gli enti locali”. Afferma che il suo gruppo avanzerà proposte, evocando in particolare “un contributo più ampio alle comunità che hanno più capacità contributiva” o la fusione degli enti statali: “Questo è lo scopo del disegno di legge sulla semplificazione […]ci sono sforzi da fare a livello statale su questo tema, le comunità non possono essere le uniche contribuenti, è uno sforzo che deve essere condiviso”.

Rivalutazione delle pensioni: “Vogliamo rivalutare le pensioni o guardare chi fa gli annunci? »

Domenica sera, sul set di TF1, Laurent Wauquiez ha annunciato la rivalutazione delle pensioni di anzianità a 1È Gennaio. Ha dichiarato: “Ci sarà infatti un aumento delle pensioni dal 1È Gennaio per tutti i pensionati. Sarà circa la metà dell’inflazione”. Se Patrick Kanner ha ritenuto, ieri al nostro microfono, che il fatto che un membro della maggioranza e non un membro del governo abbia presentato un provvedimento del genere costituisce un “errore politico”, Mathieu Darnaud, dal canto suo, garantisce “di non scandalizzarsi “: “Stiamo cercando di migliorare le pensioni o di guardare chi fa gli annunci? “.

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