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un anno un po’ meno dorato per il campeggio

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In una stagione turistica generalmente deludente per i professionisti di Amboise, il campeggio dell'Île d'Or ha fatto bene? “Sì, è un’altra buona annata, in un contesto generale un po’ più delicato, soprattutto a luglio”stima Myriam Santacana, prima deputata al turismo, il che conferma in particolare la crescita del cicloturismo. I dati complessivi, è vero, sono migliori nel 2024 che nel 2022, già un buon anno, ma in lieve calo rispetto al 2023. Ecco cosa occorre ricordare.

Più turisti stranieri che francesi

>75.865. Questo è il numero di pernottamenti registrati tra il 21 marzo e il 31 ottobre 2024. Nel 2023 il campeggio aveva superato la soglia delle 79.000 notti (79.036). Ma, nel 2022, eravamo “solo” a 71.251. In definitiva, tra il 2023 e il 2024 il calo sarà del 4%. Ma tra il 2022 e il 2024 l’aumento sarà superiore al 6%.

> 37.040. Questo il numero delle persone accolte negli otto mesi di apertura. Anche in questo caso sono inferiori a quelli dell'anno scorso (38.789). Per la stagione 2024, 15.094 soggiorni sono stati registrati nel campeggio due stelle di Amboise, rispetto ai 15.455 del 2023.

> 46,38%. Questo è il tasso di occupazione complessivo per la stagione. Un po’ meno che nel 2023 (47,24%) ma molto meglio che nel 2022 (37,47%). “Ma il campeggio era pieno, o quasi, in piena stagione, con un tasso di occupazione del 91,34% tra il 10 luglio e il 20 agosto”precisa Myriam Santacana.

>760.098. Questo è, in euro, il fatturato totale lordo della stagione. Gli incassi sono logicamente un po' in calo rispetto all'anno scorso (765.628 euro), a causa del calo delle presenze. Ma comunque molto meglio che nel 2022 (639.378 euro). Di questo totale la tassa di soggiorno riscossa nel 2024 ammonta a 13.783 euro.

> 51,19%. È questa la percentuale di turisti stranieri accolti al campeggio Île d'Or nel 2024. Una percentuale stabile negli ultimi tre anni (51% nel 2022, 52% nel 2023). Tra gli stranieri i più rappresentati sono gli europei, e in particolare i tedeschi, che sono i più numerosi (18% del totale). Seguono gli inglesi (11%, rispetto al 7% nel 2022) e gli olandesi (8%). Fanalino di coda italiani e spagnoli, ogni volta con il 3% del totale.

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