Durante la trasferta del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam, i tifosi del club israeliano sono stati attaccati dagli hooligan dell’Ajacid. Scontri sullo sfondo del conflitto israelo-palestinese che ha costretto lo spostamento della partita a Besiktas.
Giovedì scorso, i tifosi del Maccabi Tel Aviv sono stati aggrediti per le strade di Amsterdam a margine della trasferta del club israeliano contro l’Ajax Amsterdam. Scene di violenza avvenute sullo sfondo del conflitto israelo-palestinese e che hanno dato luogo a 62 arresti da parte della polizia di Amsterdam.
Gli ultras del Maccabi si sono fatti notare per tutta la serata con cori e provocazioni razziste, in particolare durante il minuto di silenzio riservato alle vittime delle inondazioni nella regione di Valencia. La polizia di Amsterdam ha confermato che tifosi israeliani hanno bruciato bandiere palestinesi, mentre nello stadio si sono sentiti canti di “morte agli arabi”.
I tifosi del Maccabi Tel Aviv sono stati poi violentemente aggrediti per le strade della città, senza che gli aggressori indossassero i cartelli distintivi dell’Ajax Amsterdam. Sono stati presi di mira con cori antisemiti, picchiati, gettati nei canali della città o addirittura costretti a gridare “Palestina libera”, spingendo Israele a noleggiare aerei per rimpatriare i suoi connazionali.
Un contesto che ha spinto le autorità turche a reagire, visto che la prossima trasferta del Maccabi Tel Aviv si svolgerà in Turchia dove, come sappiamo, il sostegno alla causa palestinese è molto forte. La partita tra Besiktas Istanbul e Maccabi si svolgerà in campo neutro, ha annunciato il club.
I belgi conoscono questo terreno neutrale poiché si tratterà della città ungherese… di Debrecen, dove i Red Devils avrebbero dovuto affrontare Israele anziché a Bruxelles, sempre a seguito di una decisione delle autorità belghe per motivi di sicurezza.
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