Pochi giorni dopo le violenze di Amsterdam e gli attacchi contro diversi tifosi del Maccabi Tel Aviv, la UEFA ha annunciato lunedì che la partita del club israeliano, in programma sul campo del Besiktas turco, si giocherà finalmente in Ungheria, a porte chiuse. Il rifiuto turco di ospitare l'incontro, però, è arrivato prima degli incidenti nei Paesi Bassi.
L'Ungheria ospiterà il 28 novembre la partita di Europa League tra Besiktas Istanbul e il club israeliano Maccabi Tel-Aviv, inizialmente prevista a Istanbul e spostata a Debrecen, ha annunciato lunedì la UEFA.
“La partita si giocherà a porte chiuse, per decisione delle autorità locali ungheresi”, ha affermato l'organismo europeo.
L'incontro tra i due club è stato considerato ad alto rischio
Il Besiktas aveva annunciato la scorsa settimana che la partita si sarebbe giocata “in un paese neutrale” per ragioni di sicurezza, senza che si conoscesse la destinazione. L'incontro tra i due club è stato considerato ad alto rischio, poiché il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha intensificato gli attacchi verbali contro i leader israeliani dall'inizio della guerra a Gaza.
Da più di un anno in tutto il Paese si svolgono importanti proteste anti-israeliane, incoraggiate dal governo turco, e Israele ha chiesto ai suoi cittadini e ai diplomatici in carica nell’ottobre 2023 di lasciare la Turchia come misura di sicurezza.
Il rifiuto turco di ospitare la partita è arrivato ancor prima delle violenze che hanno circondato la partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel-Aviv giovedì scorso ad Amsterdam, dove da 20 a 30 tifosi del Maccabi sono rimasti feriti dopo essere stati attaccati da gruppi di individui.
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