I vigili del fuoco israeliani stanno tentando lunedì mattina di spegnere gli incendi nel settore di Bet Shemesh a ovest di Gerusalemme, causati secondo l’esercito dall’“intercettazione” di un missile lanciato dallo Yemen.
In questa zona, una ventina di chilometri a sud-ovest di Gerusalemme, i vigili del fuoco stanno ora “cercando di spegnere gli incendi”, si legge in un comunicato stampa dei vigili del fuoco.
“Parallelamente alle operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco stanno effettuando ulteriori ricognizioni nella zona, al fine di escludere ulteriori incendi e danni causati da frammenti di intercettori o missili”, si legge nel comunicato stampa dei vigili del fuoco della regione di Gerusalemme.
Interrogato dall’AFP, un portavoce dell’esercito israeliano ha confermato che gli incendi sono stati provocati da “detriti” risultanti dall’“intercettazione” di un missile proveniente dallo Yemen.
Le sirene d’allarme hanno suonato nell’area di Bet Shemesh poco prima delle 6:00 (04:00 GMT). Secondo una dichiarazione militare, l’aeronautica israeliana “ha intercettato un proiettile che si avvicinava a Israele dallo Yemen”. “Il proiettile non è entrato nel territorio israeliano”, aggiungono l’esercito.
Lunedì gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato un attacco contro Israele, dove l’esercito ha affermato di aver intercettato un missile proveniente da quel paese, provocando un incendio.
“Le forze armate yemenite hanno effettuato un’operazione mirata alla base militare di Nahal Sorek, a sud-est di Giaffa. L’incendio è stato preciso e ha appiccato un incendio vicino al sito preso di mira”, ha detto il portavoce militare, Yahya Saree.
Inoltre, la “Resistenza islamica in Iraq”, una coalizione di gruppi armati filo-iraniani, ha rivendicato quattro attacchi consecutivi di droni, effettuati lunedì mattina contro “obiettivi essenziali” nel nord e nel sud di Israele.
L’esercito israeliano, da parte sua, ha dichiarato di essere “riuscito a intercettare quattro droni che si avvicinavano a Israele da est” nella notte tra domenica e lunedì. “Due di loro sono stati intercettati prima di entrare in territorio israeliano”, si legge in un comunicato militare.
Con l’AFP
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