In Ghana, dopo un calo continuo durato cinque anni, la produzione di greggio ha finalmente conosciuto un significativo rimbalzo: +10% per la prima metà del 2024. Un segnale positivo per il Paese dell’Africa occidentale che sogna di diventare una centrale elettrica a petrolio nel sub-continente. regione.
Con il nostro corrispondente ad Accra, Victor Cariou
Negli ultimi cinque anni, il calo annuo della produzione di petrolio greggio in Ghana è stato del -9,2%. L’aumento del 10%, annunciato dal rapporto semestrale del Comitato per la Responsabilità dell’Interesse Pubblico (PIAC), segna quindi la fine di un ciclo. Ciò è stato reso possibile in particolare da una nuova scoperta, nel 2023, nel primo giacimento offshore del Ghana, i Jubilee Fields.
Complessivamente, tra gennaio e giugno 2024, quasi 25 milioni di barili hanno lasciato le piattaforme ghanesi, un vantaggio per il Ghana che, nell’agosto dello stesso anno, annunciò in pompa magna un progetto faraonico: il Petroleum Hub, una mega centrale elettrica in grado di raffinare più di 900.000 barili di petrolio al giorno entro il 2036.
Tuttavia, non è sicuro che questo recente aumento della produzione di greggio basterà da solo a rifornire la futura raffineria del Ghana, soprattutto perché questo aumento non è uniforme. Il rapporto del comitato evidenzia un calo dei rendimenti in due settori strategici del paese, una dinamica che alla fine minaccerebbe la produzione petrolifera complessiva del Ghana.
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