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Un soldato tra la vita e la morte dopo essere stato violentemente aggredito fuori da una discoteca

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I fatti sono avvenuti l’8 novembre davanti alla discoteca Le QG, a Besançon nel Doubs. L’uomo, un giovane militare di Besançon, è stato picchiato al punto da essere ricoverato in gravi condizioni. Questa domenica, la sua prognosi vitale è ancora impegnata.

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Si tratta di un nuovo, drammatico attentato avvenuto davanti alla discoteca Le QG, situata sulle rive del Doubs a Besançon. Nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 novembre, un uomo è stato picchiato da diverse persone, secondo le informazioni di L’Est Républicain, confermate dalla Procura di Besançon.

La vittima, di 26 anni, è un militare di Besançon, secondo la procura, che si rifiuta di qualificare i fatti come “rissa”ma piuttosto di a “assalto” unilaterale, di cui il giovane sarebbe l’unica vittima. Un attacco talmente violento da far perdere conoscenza al giovane.

I vigili del fuoco, chiamati dai gestori della discoteca, si sono presi cura del giovane in coma, che è stato subito trasportato all’ospedale universitario di Besançon per essere ricoverato in gravi condizioni. Da fonte giudiziaria, questa domenica mattina, la sua prognosi è ancora vitale “impegnato.”

La procura di Besançon si rifiuta di rilasciare ulteriori commenti, poiché sono in corso le indagini per chiarire le circostanze della tragedia. Nuove informazioni potrebbero essere rivelate all’inizio della settimana.

Lo stabilimento ha ricevuto due avvisi dalla prefettura del Doubs nel 2022 e nel 2023, prima della chiusura amministrativa per disturbi dell’ordine pubblico. UN “avvertimento finale” che era stato oggetto di ricorso da parte dei gestori, ricorso annullato a fine settembre dal tribunale amministrativo di Besançon.

“Ho dieci guardie di sicurezza all’interno e altre all’esterno per gestire il parcheggioha dichiarato Matthieu Garny, direttore della sede, a France 3 Franche-Comté, lo scorso ottobre. Non possiamo monitorare cosa succede nelle strade adiacenti, cosa possiamo fare di più?

Contattato in merito all’attentato di venerdì 8 novembre, il direttore dello stabilimento non ha risposto alle nostre richieste. Quanto alla prefettura del Doubs, non ha voluto commentare i fatti.

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