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Giovedì 14 novembre non è solo una partita. Di André Simon Mamou

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Stade de di Saint Denis, giovedì 14 novembre alle 21, partita di calcio della Francia Israele.

Didier Deschamps, l’allenatore, non ha mantenuto Kylian M’bappé, nonostante fosse una stella del PSG ed ex capitano della Francia. Ma “Kyk” è stato ingaggiato dal Réal Madrid e i suoi nuovi partner non fanno nulla per permettergli di brillare. Logica: sono meno conosciuti e non guadagnano montagne di soldi come lui.
M’bappé è sconcertato dall’ostilità dei suoi soci che non si mettono al suo servizio come i suoi ex compagni di Parigi. E Deschamps gli infligge una vera punizione non trattenendolo.

La squadra francese vincerà senza dubbio con un ottimo punteggio e la squadra israeliana cercherà di dare un bello spettacolo.

I tre paragrafi che hai appena letto non ti interessano molto: o sei un appassionato di calcio e sai già tutto questo e forse molto di più. Oppure scorri questi tipi di eventi e smetti di leggere.

MA quella di giovedì 14 novembre non è solo una partita che seguiremo. 50.000 spettatori e tra loro decine, centinaia o addirittura migliaia di antisionisti come vorrebbero essere definiti. Ma chi sono ciò che non hanno mai smesso di essere: antiebrei!

AMSTERDAM: I turisti israeliani venuti a sostenere la propria squadra sono caduti in una vera trappola. Ad attenderli c’erano bande di delinquenti arabi, soprattutto marocchini, che volevano rievocare il massacro del 7/10 nel Negev. I taxi guidati da terroristi arabi (come chiamarli altrimenti) portavano i turisti israeliani dove altri terroristi arabi li stavano aspettando. La polizia olandese, avvertita, è intervenuta tardi e senza molta convinzione. Le autorità successivamente hanno ammesso la loro colpa ed è stato Netanyahu a inviare aerei per riportare a Tel Aviv gli israeliani feriti, picchiati e umiliati.

GIOVEDI allo Stade de France ci saranno 3mila agenti di polizia per scongiurare il peggio. Il ministro dell’Interno Retailleau ha rifiutato di spostare la partita. Deve sottolineare la sua determinazione a mantenere l’ordine ovunque e a non consentire nulla ai nemici della Repubblica. In questa occasione potrà dimostrare ai suoi futuri elettori che ha una vocazione per le più alte cariche.
L’insicurezza nata dall’incessante afflusso di immigrati deve essere frenata. Questo è infatti il ​​primo desiderio dei francesi, anche se sottolineano il potere d’acquisto per paura di essere sospettati o additati come razzisti.

Quanto all’ODIO verso gli israeliani, si spiega con il pestaggio che l’IDF ha inflitto ai criminali del 7/10, con l’eliminazione dei leader di Hamas e Hezbollah nelle tombe segrete che dovevano salvaguardarli.
Questa guerra non è una guerra di indipendenza e nazionalismo, è una guerra di odio religioso e Israele, che avrebbe dovuto essere la vittima, è il vincitore. Quindi i manichini vogliono riprodurre la scena ma ignorano i caccia dell’IDF e gli F-35 e F-16.

Giovedì la Repubblica francese non deve essere insozzata da delinquenti e spacciatori di droga, piccoli terroristi.

© André Simon Mamou

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