Lo Stade Dijonnais SASP è stato liquidato all’inizio di ottobre, resta da vedere il destino riservato al club club.
Una tregua di 6 mesi
Venerdì scorso, la corte si è pronunciata a favore del provvedimento giudiziario. Ciò significa che l’attuale federazione, pesantemente indebitata per un importo di 600.000 euro, beneficia di una tregua di sei mesi per mettere insieme un solido dossier che consenta allo Stade Dijonnais di entrare nella prossima stagione in Federal 2. Nella migliore delle ipotesi.
Al comando ci sono tre ex giocatori: Emmanuel Chevassu, Rémy Cabus e Anthony Grand. L’ex prostituta potrebbe assumere la futura presidenza. Il prossimo giugno il tribunale giudicherà o meno la validità e la fattibilità del progetto. Se ritenuto non credibile, verrà liquidato dai tribunali. Il club ricomincerà dal fondo della classifica (livello regionale) con un altro nome.
Liquidazione giudiziaria: c’è chi è a favore e chi no
Due schieramenti si contrappongono oggi nei misteri del club: quello a favore di una liquidazione giudiziaria pura e semplice per ripartire su basi sane, tesi sostenuta da Daniel Lanet e dalla Ligue de Bourgogne-Franche-Comté, e quello uno quindi del trio di ex giocatori che vogliono mantenere lo Stade Dijonnais a livello nazionale.
Tuttavia, secondo i nostri colleghi di Francia Blu Borgogna Nicolas Ruffino, presidente dell’associazione, ha deciso di voltare pagina. Si dimetterà dopo un’assemblea generale straordinaria.
Le speranze continuano
A margine di questa situazione scomoda, lo Stade Espoirs ha collezionato l’ottavo posto sabato pomeriggio a Vienna.e successo in classifica (24-21). In vantaggio come al solito fino all’intervallo (24-6) grazie alle mete di Patron, Fluckiger, Dessauny e Antoine, hanno poi resistito per preservare la vittoria.
Privati della fase finale a causa della situazione del club, gli uomini di Simon Dupuy e Karim Chahid sono ora a 1Rif Place de la Hen in attesa di Mâcon-Rennes, oggi.
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