Dopo aver letto il progetto di Costituzione sottoposto a referendum, l’attivista impegnata per la pace in Africa e nel mondo, ex dirigente dell’Unione nazionale, Sandrine Souah Akérey, spiega in una breve sintesi indirizzata alla redazione di Gabonactu.com le ragioni per cui voterà “Sì” il 16 novembre nel referendum costituzionale indetto dal Viminale.
In un Paese dove regnano libertà di espressione, tolleranza e pace, i punti di vista si discutono ma non devono in alcun modo spingere i concittadini a considerarsi dei cani da colpa.
Leggendo la nuova proposta di Costituzione, sono apparse disposizioni coraggiose ed essenziali per la costruzione di una nazione, in particolare:
Dalla candidatura all’elezione del Presidente della Repubblica:
– devi essere di nazionalità gabonese;
– devi essere nato da almeno un genitore gabonese;
– devi parlare almeno una lingua nazionale;
– i discendenti del presidente uscente non potranno più presentarsi immediatamente…;
Sulla questione del primo ministro: solo il presidente eletto assumerà tutte le responsabilità di governo;
Ex Presidenti della Repubblica:
Gli ex Presidenti della Repubblica al termine del loro mandato diventeranno membri del Consiglio Costituzionale. (Non dimentico che la legge non è retroattiva, quindi varrà solo a partire dalle prossime elezioni del Presidente della Repubblica).
Leggendo queste poche disposizioni, mi sembra senza dubbio che questa nuova Costituzione sia un passo avanti verso un Gabon migliore. Inoltre, osservando le libere espressioni di tutti coloro che invitano a votare sì o a votare no, noto che il nostro Paese è sulla strada di una nuova nascita.
Come spesso si dice: “In principio era il Verbo…”
È in nome del mio impegno civico che per il referendum costituzionale dico SI!
Maria Dorothée
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