Dopo la sconfitta dell'Irlanda contro la Nuova Zelanda, Andy Farrell, l'allenatore irlandese, ha espresso il suo disappunto in una conferenza stampa. Le sue parole riflettono un sentimento di incompiutezza condiviso dai giocatori, che sentono di non essere stati all'altezza delle loro aspettative.
“Un sentimento condiviso di delusione” per Andy Farrell
Fin dall'inizio del suo intervento, Farrell ha sottolineato che tutta la squadra, giocatori e dirigenti, condividono gli stessi sentimenti. “Sono demoralizzati e io lo sono per loro, perché si sono preparati bene per questo incontro”, confida. Per lui questa sconfitta è ancora più frustrante in quanto i suoi giocatori avevano mostrato grande motivazione prima della partita. Deplora però la mancanza di costanza della sua squadra, che ha commesso un errore dopo l'altro, che ha pesato molto sul risultato finale. “Ci siamo trattenuti con errori successivi”, ammette Farrell. “Alla fine ha vinto la squadra migliore. »
Errori ripetitivi e mancanza di calma
Alla domanda sui numerosi errori consecutivi, Farrell sottolinea un eccesso di fretta e nervosismo tra i suoi giocatori. “A volte c'è un po' troppa disperazione, invece di restare calmi e capire come prendere la palla nel modo giusto per ottenere la posizione in campo desiderata. » Un'analisi che evidenzia l'importanza della disciplina e della gestione delle emozioni in partite di questa intensità. Sebbene gli All Blacks abbiano chiaramente influenzato la prestazione dell'Irlanda, Farrell rimane realista e crede che l'Irlanda debba sapere come affrontare meglio questo tipo di situazione.
La disciplina, un ambito da rafforzare secondo Andy Farrell
Uno dei punti critici rilevati da Farrell è il numero di rigori subiti, indicatore della pressione esercitata dai neozelandesi. Pur riconoscendo alcune decisioni arbitrali discutibili, insiste sulla necessità di puntare maggiormente sulla disciplina: “Non ci sono scuse da parte nostra. Ha vinto la squadra migliore, ma dobbiamo fare meglio. »
Non ci sono scuse per un primo incontro difficile
Nonostante l'Irlanda abbia iniziato qui la sua stagione e la Nuova Zelanda fosse già battuta da diverse partite, Farrell non si nasconde dietro questo tipo di scuse. Ricorda che il rugby internazionale richiede di essere al massimo livello fin dall'inizio, indipendentemente dalla preparazione o dall'esperienza accumulata nelle ultime partite. “Non importa se i giocatori hanno giocato 12 minuti o sei partite; devi essere pronto”, insiste. Un'analisi che dimostra la determinazione dell'allenatore a imparare da questo incontro per andare avanti.
“Uno spogliatoio insolitamente buio” e un futuro a cui prepararsi
Farrell nota anche l'atmosfera particolarmente cupa che regnava nello spogliatoio dopo la partita, in netto contrasto con le abitudini della squadra. Sottolinea però la necessità di non soffermarsi troppo su questa sconfitta, perché la prossima settimana li attende un'altra sfida. “Abbiamo una partita importante da preparare ed è essenziale agire rapidamente. »
Per riassumere
Per riassumere, la sconfitta dell'Irlanda contro la Nuova Zelanda ha evidenziato le debolezze della disciplina e della compostezza sotto pressione, che secondo Andy Farrell sono aree cruciali di miglioramento. Rifiutando ogni scusa legata alla preparazione, l'allenatore invita la sua squadra a imparare da questo confronto per riprendersi meglio.
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