Ogni 20 novembre, da venticinque anni, le comunità trans si riuniscono in tutto il mondo per riunirsi e commemorare la memoria di coloro che sono morti per transfobia e transmisoginia, assassinati, suicidati o per le loro condizioni e salute precarie.
È impossibile evitare la transfobia. La transfobia uccide, e queste non sono solo parole gettate in aria. Lavoro, casa, salute, famiglia, amministrazione, luoghi pubblici, media: non possiamo sfuggire alla discriminazione patriarcale. I più colpiti sono le donne, le persone non bianche, gli immigrati privi di documenti, i pazienti psichiatrici, TDS e tutti i lavoratori. Questa emarginazione è la causa delle cattive condizioni di vita e della paura di essere messi sulla strada, che spinge le persone al suicidio e le rende ancora più vulnerabili agli attacchi.
Nella totale impunità e indifferenza.
Stiamo assistendo in Francia e a livello internazionale a un aumento degli atti transfobici legati a un’offensiva anti-trans da parte dei reazionari. Gli Stati Uniti e la Russia hanno adottato leggi che proibiscono le transizioni e criminalizzano le nostre vite. In Francia, dopo gli attacchi, fisici o mediatici, contro associazioni, pianificatori, scuole o medici, il Senato ha adottato una legge per impedire ai minori trans di beneficiare di cure.
Questa offensiva internazionale è parte di un processo globale di reazionaria e fascistizzazione della borghesia. Legislazione anti-migranti, espulsione degli squat, disgregazione sociale compresa quella dei servizi pubblici, leggi anti-migrantiTDScompiacenza con il genocidio dei palestinesi, tutto questo fa parte di una necropolitica che fa della nostra morte una variabile nell’aggiustamento del capitale. Questa politica associata alla militarizzazione e al pronatalismo è al servizio dei progetti imperialisti della borghesia.
La borghesia vuole solo la nostra schiavitù e la nostra docilità, non vuole che possiamo disporre dei nostri corpi. Usa la psichiatrizzazione come strumento di controllo. Di fronte alla crescente reazione, è più che necessario che l’intero movimento sociale affermi, riaffermi e sostenga concretamente il proprio sostegno alle persone trans in tutto il mondo e il diritto a una transizione libera, libera, senza psichiatri né giudici.
Questi attacchi ai diritti trans sono ovunque avvenuti, seguiti da gravi attacchi ai diritti riproduttivi e ai diritti delle donne in generale. Il 25 novembre sarà la giornata dedicata alla lotta alla violenza di genere e sessuale.
Le donne trans sono particolarmente vulnerabili a questa violenza. Chiediamo quindi un rafforzamento reciproco di questi due eventi di omaggio e di lotta.
Rendiamo questa giornata un momento di contemplazione e di omaggio per le nostre sorelle, fratelli e Adelphi morti di transfobia e transmisoginia.
Facciamo di questa giornata anche un momento di lotta contro la borghesia razzista, sessista, eterosessuale che ci opprime. Chiediamo che gli incontri TDoR si svolgano in tutta la Francia.
L'OST
Raduno commemorativo e di protesta dopo l'assassinio di Frida
Mercoledì 20 novembre 2024 alle 18,30, place Paul Éluard, metro 12 (Marx Dormoy)
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