l’essenziale
L’Ospedale universitario di Tolosa accoglie ogni anno 300 pazienti per il trattamento della dipendenza da cocaina, che colpisce tutti gli ambienti sociali.
Il professor Nicolas Franquitto, tossicodipendente dell’Ospedale universitario di Tolosa, sa bene che oggi la cocaina è penetrata in tutti gli ambienti sociali: “Ci siamo presi cura di un cameriere che ha sniffato un grammo di cocaina durante la sua notte di lavoro, ha avuto un infarto ed è quasi morto alle 28.” Altro caso, un operaio portoghese che lo ha portato per andare al lavoro: “è caduto dalla trave e si è fratturato il bacino”. C’è anche Olivier, l’insegnante cinquantenne, divorziato e impacciato, che paga le “sugar babies” (giovani squillo) per fornirgli, tra gli altri servizi, polvere bianca. In prima linea, il medico osserva un aumento del consumo di cocaina, con pazienti sempre più giovani (a volte 16 anni) e donne sempre più colpite: “Si tratta di persone del mondo del lavoro: atleti, venditori, operatori sanitari”. Siamo inoltre particolarmente vigili a Tolosa per monitorare gli studenti delle facoltà di sanità o delle scuole di ingegneria.”
Focus group “emotivamente carichi”.
Il trattamento presso il dipartimento delle dipendenze cliniche del CHU è strutturato attorno a gruppi di supporto e discussione personalizzati. Questo servizio cura quasi trecento persone ogni anno, accogliendo pazienti volontari o in cura. “Per venire a parlare della propria dipendenza durante i laboratori di gruppo, serve sempre una stanza con finestra, “la vista sull’esterno è importante per una forma di evasione, gli scambi sono carichi di emozione”, scivola il responsabile del servizio i laboratori spaziano dalla gestione delle pulsioni compulsive (craving) al reinserimento professionale. Il servizio prevede un’assistenza completa: i casi di comorbilità vengono ricoverati in ospedale, mentre gli altri possono beneficiare di visite ambulatoriali.
Le popolazioni precarie, che spesso consumano cocaina “base” (fumo o sotto forma di crack), vengono reindirizzate verso la rete medico-sociale (CSAPA e CAARUD). In Francia si contano circa 600.000 consumatori abituali di cocaina, cifra che riflette la portata crescente del fenomeno.
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