Nel 2025, il Comune di Parigi proporrà ai residenti della capitale “una grande operazione di sensibilizzazione” sul rischio di inondazioni in caso di piena della Senna, nell'ambito di un programma di “resilienza” della città, presentato venerdì .
Preparare i parigini all'alluvione della Senna
Nel corso di questa esercitazione, che “potrebbe svolgersi nell'aprile 2025”, “tutti i parigini saranno invitati a riunioni nei municipi dei quartieri, dotati di accesso a Internet, per spiegare loro quale comportamento aspettarsi da tutti in caso di alluvione”, ha dichiarato il sindaco Anne. Lo ha detto Hidalgo all'AFP.
Le autorità “sono pronte, con piani ed esercitazioni regolari sulla Senna, ma vorrei che riuscissimo a sensibilizzare la popolazione parigina in generale, per dargli la capacità di agire informandosi e formandosi”, ha aggiunto. .
Non scendere nei parcheggi
Spiegando, ad esempio, che in caso di allagamento “non bisogna scendere nel parcheggio per prelevare l'auto, perché è lì che rimani intrappolato”, mentre molti parcheggi sotterranei sono stati completamente allagati a Valencia e nella sua regione in Spagna, devastata da inondazioni storiche.
È prevista, in collaborazione con la Questura, una “esercitazione di crisi sul posto” che simula un'alluvione della Senna, ha precisato il municipio. I parigini verranno inoltre informati sulle misure volte a “migliorare la resilienza delle loro case”, mentre il comune realizzerà “sviluppi sperimentali per ridurre il deflusso urbano”.
Una strategia di resilienza globale per Parigi di fronte a molteplici rischi
La nuova “strategia di resilienza” di Parigi di fronte ai rischi (alluvioni, pandemia, attentato, attacco informatico, ondata di caldo, ecc.), che sarà votata nel prossimo Consiglio di Parigi a metà novembre, mira in particolare a “sviluppare cultura del rischio, vale a dire la conoscenza dei rischi locali e dei riflessi da adottare in caso di crisi, e il rafforzamento dell'aiuto reciproco locale tra i parigini”, spiega Pénélope Komitès, vicesindaco responsabile dell'innovazione, dell'attrattiva e della resilienza.
Il piano prevede 50 azioni concrete, tra cui regolari esercitazioni di crisi con la popolazione, l’attuazione di un piano “molto caldo” per proteggere le persone in strada durante le ondate di caldo e la creazione di un “campus di resilienza”.
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