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Il ministro degli Interni rifiuta lo spostamento della partita Francia-Israele in Corsica

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Questo venerdì, 8 novembre, in una pubblicazione sul social network Una risposta rivolta in particolare al deputato Julien Odoul che ha proposto che l’incontro si svolga in Corsica.

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La Francia non si tira indietro, perché ciò equivarrebbe ad arrendersi di fronte alle minacce di violenza e di antisemitismo.“È in questi termini che il ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, ha motivato la sua scelta di non farlo”non accettare il trasferimento” della partita di calcio tra Francia e Israele.

L’incontro, 5a giornata della Nations League, si terrà quindi allo Stade de France il 14 novembre. “Su mia richiesta, il Prefetto di Polizia, Laurent Nuñez, sta adottando le misure di sicurezza necessarie affinché questa partita si svolga allo Stade de France, come di consueto.“, ha aggiunto il ministro.

Durante una conferenza stampa a Marsiglia, questo venerdì 8 novembre, Bruno Retailleau ha aggiunto: “Smettiamola di tornare indietro, smettiamola di arrenderci“, evocando un”motivo fondamentale“, quello di organizzarlo e vederlo svolgersi, “nella Repubblica francese“, una partita di calcio,”anche se è Francia-Israele“, “in condizioni normali.”L’ordine repubblicano è innanzitutto questo“, ha affermato il ministro dell’Interno.

Attraverso la sua pubblicazione e il suo discorso, il Ministro degli Interni risponde in particolare a Julien Odoul, deputato dell’Yonne e portavoce del Raduno Nazionale, aveva proposto l’idea che l’incontro si tenesse in Corsica. “Di fronte al rischio comprovato di un danno alla sicurezza pubblica, in particolare a Seine-Saint-Denis, in un dipartimento dove alcuni quartieri sono rovinati dall’islamismo e contaminati dall’odio verso gli ebrei, ho voluto sottoporvi la proposta di ricollocazione dell’asse Francia-Israele partita in Corsica”aveva sottolineato in particolare il deputato in una lettera al presidente della Federcalcio francese.

Il 10 ottobre, nel corso della 3ª giornata della Società delle Nazioni, si è giocata in campo neutro a Budapest (Ungheria) la partita Israele-Francia, vinta 4-1 dai Blues. Dall’inizio della guerra in Medio Oriente, la scelta dello Stato ebraico non accoglie più i suoi avversari sul territorio israeliano. Israele ha giocato sette delle sue nove partite internazionali in Ungheria.

A settembre, il Belgio, che ha ospitato Israele nella prima giornata della Società delle Nazioni, ha scelto di spostare la partita a Debrecen (Ungheria), dopo il rifiuto di diverse città belghe di ospitare l’incontro, temendo eccessi.

Con l’AFP

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