Londra (awp/afp) – Il dollaro ha ritrovato forza venerdì, ancora una volta spinto dall'”effetto Trump”, nonostante il taglio dei tassi americani da parte della Fed, ampiamente anticipato, mentre lo yuan soffre dei nuovi annunci economici della Cina considerati deludenti .
Intorno alle 11:15, la valuta americana si è apprezzata dello 0,27% contro l’euro, a 1,0776 dollari, e dello 0,20% contro la sterlina, a 1,2960 dollari.
Giovedì, senza sorprese, la Federal Reserve (Fed) ha effettuato il secondo taglio dei tassi dell’anno, posizionandoli nell’intervallo compreso tra 4,50 e 4,75%, dopo un taglio di mezzo punto a settembre, il primo da marzo 2020.
Il presidente dell’istituto monetario americano Jerome Powell non ha escluso un’ulteriore riduzione dei tassi a dicembre a seconda della situazione economica.
“Nel breve termine, le elezioni non avranno alcun effetto sulle nostre decisioni”, ha affermato. “Non sappiamo quali saranno i tempi e la tipologia delle riforme” e “quali potranno essere gli effetti sull’economia”.
Powell ha escluso di dimettersi prima della fine del suo mandato se la Casa Bianca glielo chiederà.
Ma secondo Ipek Ozkardeskaya, analista della Swissquote Bank, “la Fed non ha altra scelta che ballare al ritmo di Trump, che gli piaccia o no”.
Il programma del nuovo presidente degli Stati Uniti è accompagnato dal “rischio di un aumento dell’inflazione”, che potrebbe costringere la Fed a rallentare il ritmo e l’entità dei tagli dei tassi.
Venerdì i mercati terranno d’occhio l’indice di fiducia dei consumatori per novembre negli Stati Uniti, pubblicato più avanti nella sessione.
Il valore dello yuan, scambiato nella Cina continentale, rimane cupo, scendendo in particolare dello 0,24% contro il biglietto verde, a 7,1602 yuan per dollaro, con gli operatori valutari delusi dalle nuove misure di stimolo annunciate venerdì nel paese.
Pechino prevede di aumentare il tetto del debito dei governi locali per sostenere l’economia in vista di una potenziale nuova guerra commerciale con Donald Trump.
Questo piano ha leggermente sollevato i mercati, ma “ancora una volta i funzionari cinesi non riescono a realizzare le speranze di ripresa” suscitate nelle ultime settimane, lamenta Patrick Munnelly, analista di Tickmill.
Cours de vendredi Cours de jeudi 10H15 GMT 22H00 GMT EUR/USD 1,0776 1,0805 EUR/JPY 164,12 164,60 EUR/CHF 0,9392 0,9426 EUR/GBP 0,8314 0,8319 USD/JPY 152,30 152,34 USD/CHF 0,8716 0,8724 GBP/USD 1,2960 1,2987
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