Washington
Londra (awp/afp) – I prezzi del petrolio sono crollati venerdì, sotto la pressione prevista di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, due giorni dopo l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca.
Intorno alle 10:50 GMT (11:50 CET), il prezzo di un barile di Brent del Mare del Nord, con consegna a gennaio, ha perso l'1,61% a 74,41 dollari.
Il suo equivalente americano, il barile di West Texas Intermediate (WTI), con consegna a dicembre, è sceso dell'1,88% a 72,25 dollari.
“Le merci cinesi esportate negli Stati Uniti valgono tra i 400 e i 500 miliardi di dollari all’anno”, il che rende la Cina, il paese di Donald Trump, il principale partner commerciale della Cina, ricorda John Evans di PVM.
Il futuro presidente repubblicano ha minacciato durante la sua campagna elettorale di applicare dazi doganali del 60% sulle importazioni americane di prodotti cinesi, eventualità che danneggerebbe gravemente Pechino. “Gli economisti stimano che misure così severe costerebbero 2 punti di Pil” alla Cina, spiega l’analista.
Il colosso asiatico è il primo importatore di petrolio al mondo e la salute della sua economia influenza direttamente il prezzo dell'oro nero.
La Cina è già alle prese con una faticosa ripresa post-Covid, gravata dal rallentamento dei consumi e da una grave crisi immobiliare. Nelle ultime settimane il Paese ha accumulato annunci di stimoli, ma “la reazione del mercato mostra che gli operatori non considerano queste misure come un modo per stimolare i consumi, ma piuttosto come un modo per evitare una crisi finanziaria in Cina”, spiega Kathleen Brooks, analista presso XTB.
Altri effetti della presidenza di Donald Trump sul petrolio sono più difficili da misurare.
Il repubblicano è un forte difensore dei combustibili fossili e il mercato si aspetta condizioni favorevoli per i produttori americani, che porterebbero ad un’offerta ancora più abbondante da parte degli Stati Uniti.
Ma i prezzi potrebbero essere spinti al rialzo dalla possibilità di “sanzioni più severe contro Iran e Venezuela sotto l'amministrazione Trump, nonché da potenziali conflitti in Medio Oriente”, mettendo a rischio l'offerta di petrolio greggio, ricorda John Plassard, analista di Mirabaud, per spiegare l’incertezza del mercato dopo i risultati delle elezioni.
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