Acqua, riscaldamento, tassa sui rifiuti domestici… Il proprietario ha il diritto di chiedere all'inquilino il pagamento delle spese da lui anticipate. Spiegazioni.
Acqua, riscaldamento, ascensore, ecc. Questi canoni di locazione, chiamati anche “spese recuperabili” per distinguerli dalle spese a carico del locatore, sono, nella maggior parte dei casi, anticipati dal proprietario ma dovuti dall'affittuario. Quest'ultimo li paga sotto forma di provvigioni mensili, che vengono poi regolarizzate ogni anno, tranne nel caso di locazione arredata in cui le spese possono essere fissate a tasso fisso.
La regolarizzazione annuale viene effettuata in base alle spese effettivamente sostenute dal locatore. Dovrà poi pagare l'eccedenza all'inquilino, detraendola ad esempio dal prossimo affitto, oppure richiedergli dei soldi se le spese sono state sottostimate a causa, ad esempio, dell'aumento del prezzo dell'energia. “È sufficiente inviare una lettera all'inquilino fornendogli il resoconto delle spese principali e mettendogli a disposizione i documenti giustificativi per 6 mesi.” spiega Daniel Rodrigues, avvocato specializzato in diritto immobiliare presso l'associazione dei consumatori CLCV (consumo, alloggio, ambiente di vita).
Un periodo massimo di tre anni
Il termine di prescrizione per il pagamento degli oneri effettivi dovuti è di 3 anni.
- Per l'affittuario, il punto di partenza comincia dalla regolarizzazione degli oneri. Se il tuo proprietario ha regolarizzato le spese del 2020 nel novembre 2022 e non sei d'accordo con l'importo detratto, hai tempo fino a novembre 2025 per richiederle.
- Per il locatore, quando l'alloggio è in comproprietà, la decorrenza del periodo di 3 anni è la data in cui l'assemblea generale ha approvato il bilancio. Ad esempio, se l'assemblea generale approva nel 2024 le tariffe per il 2023, il locatore potrà richiedere il pagamento all'inquilino fino al 2027, anche se questi ha lasciato l'appartamento e consegnato il deposito cauzionale.
Attenzione: anche se non lo fa l'anno successivo, il locatore ha tre anni di tempo per chiedere al suo inquilino il pagamento dell'affitto non pagato. Da non confondere con la revisione dell'affitto annuale.
In caso di controversia non esitate a contattare un'associazione dei consumatori locale che potrà fornirvi informazioni. Puoi anche rivolgerti alla commissione dipartimentale di conciliazione.
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