PARIGI, Francia – “Parigi aveva ragione”: a quattro giorni dalla fine del Masters 1000 di Parigi, uno dei pochi a disputarsi ancora su una settimana anziché su due, ha denunciato il greco Stefanos Tsitsipas sui tornei prestigiosi.
“Le due settimane del Masters 1000 sono diventate un lavoro di routine”, ha detto il 12esimo giocatore del mondo sul social network, in reazione a un video dell’ex numero uno americano del mondo Andy Roddick che denunciava anche l’allungamento della durata del Masters 1000. Masters 1000, i tornei più importanti dopo i quattro Slam.
Per Tsitsipas, tre volte vincitore del Monte-Carlo Masters 1000, una settimana lunga come quella di Parigi, “i giocatori non beneficiano del tempo di recupero o di allenamento necessario, con partite costanti e senza spazio per un lavoro intenso fuori dal campo. “
A causa dell’estensione a due settimane della maggior parte del Masters 1000, “la qualità (del gioco, ndr) è calata”.
“Paris aveva ragione, in una settimana è finito tutto. Emozionante e facile da seguire, proprio quello che dovresti fare”, ha insistito il greco, eliminato ai quarti di finale nella capitale francese.
Organizzati a marzo, i primi due Masters 1000 della stagione (Indian Wells e Miami) sono da tempo ripartiti su due settimane.
Ma quella che era un’eccezione sta per diventare la norma, con l’estensione a 12 giorni di gara dei Masters 1000 di Roma, Madrid e Shanghai dal 2023 e quella prevista per il 2025 dei Masters 1000 di Cincinnati e Canada.
Dei nove Masters 1000 della stagione 2025, solo quelli di Monte-Carlo in primavera e di Parigi in autunno manterranno il format storico di una settimana di gare.
Per Tsitsipas, “se l’obiettivo è alleggerire il calendario”, l’allungamento di gran parte del Masters 1000 è “un passo indietro”.
“A volte abbiamo l’impressione che loro (l’ATP, ndr) stiano riparando ciò che non era rotto”, ha detto il greco.
Related News :