Il sistema di compensazione del prezzo del caffè, istituito dallo Stato per garantire la stabilità dei prezzi sul mercato nazionale nonostante il loro aumento a livello internazionale, sembra non dare i suoi frutti.
Sollevando questo argomento, durante la sua visita di lavoro martedì alla wilaya di Costantino, il ministro del Commercio e della Promozione delle Esportazioni, Tayeb Zitouni, non ha nascosto la sua insoddisfazione e indignazione nei confronti di alcuni importatori e trasformatori di caffè non tostato.
In una dichiarazione alla stampa a margine della sua visita, il ministro ha denunciato “pratiche speculative volte a manipolare i prezzi”, nonostante l’istituzione di meccanismi di compensazione da parte del governo.
Zitouni non ha esitato a mettere in guardia gli operatori economici che tentano di giocare con i prezzi del caffè, sottolineando che “il governo non esiterà ad adottare misure esemplari contro chiunque tenti di minare il potere d'acquisto dei cittadini”.
Per il ministro del Commercio, nonostante l'istituzione del sistema di compensazione, che offre comunque tutte le garanzie agli operatori, “alcuni di loro non hanno rispettato i loro impegni”.
Riduzione volontaria delle importazioni di caffè
Assicurando che siano state messe in atto tutte le misure necessarie per garantire il corretto funzionamento del meccanismo di compensazione del prezzo del caffè, il ministro ha sottolineato che gli operatori economici non hanno giocato al gioco, a causa di una presunta “mancanza di garanzie”. una giustificazione che Zitouni respinge fermamente.
Il ministro ha quindi accusato questi operatori di aver ridotto volontariamente le loro importazioni di caffè. Ha precisato, a questo proposito, che queste importazioni sono passate da 29.000 tonnellate a sole 3.000 tonnellate al mese. “Questa vicenda ha fatto cadere le maschere di alcuni trasformatori e importatori”, ha lamentato.
Zitouni ha sottolineato che durante le indagini preliminari sono emerse altre pratiche discutibili. “Alcuni operatori iniettano caffè destinato alla lavorazione sul mercato nero e applicano margini di profitto eccessivi”, ha sottolineato, denunciando così il fatto che questi attori si ostinano a rifiutarsi di emettere fatture.
Di fronte a questa situazione bloccata, il ministro ha assicurato che “il mercato sarà inondato di caffè” attraverso le istituzioni economiche dello Stato e che saranno intraprese azioni risolute contro i “manipolatori del mercato”.
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