Costerà di più per gli automobilisti farsi riparare in autostrada. E questo dal 1° dicembre. Il decreto è appena stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale con un incremento del 2,87%.
Tempi brutti per gli automobilisti che probabilmente si sentono attaccati da tutte le parti. L'ultimo colpo di avvertimento? Dal 1° dicembre 2024 il prezzo delle riparazioni in autostrada aumenta. L'incremento è contenuto al di sotto del 3% ma si tratta, ancora una volta, di un aumento che sperimenteranno gli automobilisti. Quindi, se hai un guasto su un'autostrada francese, ti costerà 148,67 € rispetto ai 144,52 € attuali. Non importa su quale asse ti trovi poiché il prezzo è uguale per tutti perché è regolamentato. Questa tariffa riguarda i veicoli di peso inferiore a 1,8 tonnellate. Tra 1,8 e 3,5 tonnellate la riparazione costa 183,83 euro.
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Un aumento del prezzo la sera e nei fine settimana
In caso di guasto in autostrada valgono le tariffe sopra indicaten giorno durante la settimana. I costi aumentano drasticamente la sera (tra le 18:00 e le 8:00), fine settimana e giorni festivi. Contare 50% in più ! Questo quindi passa prezzi a 223 euro per i veicoli di peso inferiore a 1,8 tonnellate e a 275,74 € per i veicoli di peso compreso tra 1,8 e 3,5 tonnellate. La buona notizia, tuttavia, è che la tua assicurazione auto può coprire questi costi. Considerando questo aumento, sarebbe saggio dare un'occhiata al tuo contratto.
Un annuncio accolto con favore dalla Federazione Nazionale dell'Automobile
Se gli automobilisti avranno sicuramente un aspetto cupo nel sentire la notizia, la Federazione Nazionale dell'Automobile si rallegra di questa misura. Va detto che la professione conta 6.000 aziende, spesso con meno di 10 dipendenti. Questo aumento consente a queste aziende, secondo la FNA, di compensare l'aumento dei costi e degli oneri: stipendi, carburante, affitto, rinnovo dei veicoli. Altro punto sollevato dalla FNA nel corso delle trattative con la DGCCRF: la carenza di manodopera costringe le aziende del settore a offrire “stipendi interessanti per attirare talenti” ma anche a trattenere i dipendenti per una professione che “richiede grande disponibilità, con vincoli difficilmente compatibile con la vita familiare”.
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