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Trump guida Harris in due stati indecisi e si avvicina alla Casa Bianca

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di Joseph Axe, Andrea Shalal, Jarrett Renshaw e Helen Coster

FILADELFIA, Pennsylvania (Reuters) – Donald Trump è davanti a Kamala Harris in più di venti stati per le elezioni presidenziali americane, tra cui due dei sette stati considerati decisivi – Georgia e North Carolina -, risultati che lo avvicinano a un clamoroso ritorno alla Casa Bianca.

Tuttavia, il conteggio dei voti è continuato in tutto il Paese, in particolare negli altri cinque cosiddetti “swing states” – Arizona, Michigan, Nevada, Pennsylvania, Wisconsin -, capaci di far pendere la vittoria da una parte o dall'altra.

Secondo le proiezioni della società Edison Research, a Donald Trump vengono accreditati 246 “elettori elettorali”, di cui 16 in North Carolina e Georgia, contro i 182 di Kamala Harris, vittoriosa in particolare in California e nello Stato di New York.

Per vincere le elezioni presidenziali, un candidato deve raggiungere la soglia di 270 voti nel collegio elettorale, che conta 538 elettori. I sette Stati cardine rappresentano un totale di 93 elettori.

La Pennsylvania, con 19 voti elettorali, è considerata cruciale, sia per l'ex presidente repubblicano che per il vicepresidente democratico uscente. In questo stato, con l'86% del numero stimato di voti conteggiati, Donald Trump era davanti a Kamala Harris (50,9% dei voti contro 48,1%) secondo Edison Research.

Contemporaneamente alle elezioni presidenziali, sono stati rinnovati un terzo dei seggi al Senato e tutti i seggi alla Camera dei Rappresentanti, con l'ipotesi di ridisegnare gli equilibri di potere al Congresso.

Se la composizione della camera bassa fosse ancora indecisa, ci si aspettava che i repubblicani prendessero il controllo della camera alta, dove i democratici avevano una maggioranza ristretta (51-49), grazie alle vittorie in West Virginia e Ohio.

MAGGIORE SOSTEGNO PER TRUMP IN DIVERSE QUOTE DELL'ELETTORATO

Donald Trump ha convinto più elettori ispanici che nelle elezioni precedenti, lo rivela un exit poll realizzato da Edison Research: il repubblicano ha ottenuto il 45% dei voti di questo elettorato, meno di Kamala Harris (53%), ma tredici punti percentuali in più rispetto al 2020.

È stato apprezzato anche dagli americani che hanno affermato di mettere l’economia al primo posto nelle loro preoccupazioni, molti dei quali deplorano l’aumento del costo della vita e incolpano l’amministrazione democratica uscente.

Più in generale, secondo i dati di Edison Research, a quattro anni dalla sconfitta da parte del democratico Joe Biden, l’ex presidente repubblicano ha rafforzato la sua popolarità in tutto il Paese, dai sobborghi della Georgia alle aree rurali della Pennsylvania, e anche in alcune grandi città roccaforti tradizionalmente democratiche.

Quasi tre quarti degli elettori hanno affermato di ritenere che la democrazia americana sia in pericolo, mostra l’exit poll, evidenziando l’ansia che regna nel paese dopo una campagna tesa e polarizzante.

In vista di questo Election Day, Donald Trump ha utilizzato una retorica sempre più apocalittica, pur continuando ad alimentare dubbi – infondati – sull’affidabilità del sistema elettorale, come fece nel 2020, a seguito della sua sconfitta contro Joe Biden, che non aveva mai riconosciuto.

Kamala Harris ha avvertito ancora una volta, durante le sue ultime manifestazioni elettorali, che un ritorno della sua rivale repubblicana alla Casa Bianca avrebbe minacciato le basi della democrazia americana.

Ore prima della chiusura delle urne, Donald Trump ha dichiarato tramite il suo social network Truth, senza prove, che si è parlato “molto di Imbrogli massicci” a Filadelfia, in Pennsylvania. Aveva già lanciato accuse simili quattro anni fa riguardo alle grandi città che votavano prevalentemente per i democratici.

Il candidato repubblicano ha successivamente lanciato accuse simili martedì contro Detroit, Michigan, uno dei sette stati indecisi.

“Non reagisco alle sciocchezze”, ha detto a Reuters la segretaria della città di Detroit Janice Winfrey riguardo alle accuse di Donald Trump.

Anche un funzionario del comune di Filadelfia ha respinto ogni presunta frode tramite il social network “Non c'è assolutamente alcuna verità in queste accuse. Questo è ancora un altro esempio di disinformazione”, ha scritto Seth Bluestein. “Votare a Filadelfia era sicuro.”

EPILOGO DI UNA CAMPAGNA TENSA

Milioni di americani hanno aspettato in file ordinate in tutto il paese per votare martedì, con rari disagi segnalati in una manciata di stati – comprese false minacce di bombe che l’FBI ha attribuito alla Russia.

In tutto il Paese, i funzionari erano preoccupati prima del voto per possibili disordini, ricordando le cicatrici della sanguinosa insurrezione contro il Campidoglio del 6 gennaio 2021 da parte dei sostenitori di Donald Trump nel tentativo di impedire al Congresso di certificare la vittoria elettorale di Joe Biden.

“Se perdo un'elezione, se si tratta di un'elezione giusta, sono il primo ad ammetterlo”, ha detto Donald Trump ai giornalisti durante la giornata a Mar-a-Lago, in Florida, dove ha votato e avrebbe dovuto votare notte.

Il team elettorale repubblicano ha suggerito che l'ex presidente potrebbe dichiararsi vincitore del voto già martedì sera, anche se bisognerà comunque tenere conto di milioni di schede, come ha fatto, a torto, Donald Trump nel 2020.

Dopo una campagna elettorale tesa, segnata in particolare dai due attentati contro Donald Trump, di cui quello del 13 luglio da cui è scappato per pochi millimetri, e dall’abbandono di Joe Biden dalla sua campagna per la rielezione, gli elettori americani sono stati invitati a decidere tra due visioni diametralmente diverse del Paese.

In entrambi i casi verrà scritta una pagina di storia.

Kamala Harris, 60 anni, la prima donna di colore a ricoprire la vicepresidenza, diventerebbe la prima donna a raggiungere la Casa Bianca se vincesse.

L'unico presidente americano ad essere stato preso di mira da due procedure di impeachment e il primo ex presidente ad essere condannato penalmente, Donald Trump, 78 anni, può diventare il primo in più di un secolo a vincere due mandati non consecutivi.

VEDI ANCHE:

LIVE – Gli ultimi sviluppi delle elezioni presidenziali

(Joseph Ax, Nandita Bose, Trevor Hunnicutt e Brad Heath a Washington, con Gram Slattery a Pittsburgh, Jarrett Renshaw a Philadelphia, Andrea Shalal nel Michigan, Gabriella Borter in Arizona, Helen Coster e Stephanie Kelly in North Carolina, Steve Holland in Florida, Tim Reid, Bianca Flowers e Rich McKay in Georgia; versione francese Jean Terzian, a cura di Blandine Hénault)

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