6:57 – Suspense per la Camera dei Rappresentanti
Alla Camera dei Rappresentanti, dove i repubblicani attualmente detengono una ristretta maggioranza di 220 seggi contro 212, l'esito del voto è ancora incerto. Il partito di Donald Trump ha ripreso tre seggi dai democratici nella Carolina del Nord, dove aveva ridisegnato i distretti a proprio vantaggio, mentre i democratici hanno preso il controllo di un seggio detenuto dai repubblicani in Alabama. I democratici ora devono conquistare almeno sei seggi per prendere il controllo della Camera da 435 seggi.
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6:54 – I repubblicani riprendono il controllo del Senato
Mercoledì i repubblicani hanno ripreso il controllo del Senato americano, finora nelle mani dei democratici, conquistando una maggioranza di almeno 51 seggi su 100, secondo le proiezioni dei media Fox News e NBC. Il controllo del Senato, mentre quello della Camera dei Rappresentanti non è ancora noto, è una questione importante nelle elezioni legislative organizzate parallelamente alle elezioni presidenziali. Il margine di manovra del prossimo presidente dipenderà in gran parte dalle leggi che potrà o non potrà approvare al Congresso.
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6:43 – Trump vince in Georgia
Donald Trump ha vinto mercoledì lo stato della Georgia, uno degli stati più contesi nella corsa alla Casa Bianca, secondo i media NBC e CNN, infliggendo così una nuova battuta d'arresto alla sua rivale Kamala Harris dopo aver già vinto la Carolina del Nord . La Georgia, che ha una numerosa popolazione afroamericana, è stata vinta per poco da Joe Biden nel 2020. Questo stato porta 16 elettori a Donald Trump.
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6:36 – Mappa: aggiornamento sui risultati
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6:19 – Trump vince la Carolina del Nord
Donald Trump ha vinto lo stato chiave della Carolina del Nord, abbastanza per alimentare l'ottimismo che sta conquistando il suo campo, anche se nulla è ancora deciso nel suo duello mozzafiato con Kamala Harris per la Casa Bianca. È il primo dei sette stati decisivi in queste elezioni tese ad essere giudicato dai media americani. Porta altri 16 elettori nelle mani del 78enne tribuno repubblicano. La Carolina del Nord non è uno “swing state” in senso stretto, uno stato che cambia schieramento da un’elezione all’altra, dal momento che Donald Trump l’ha vinto nel 2016 e nel 2020, ma il suo rivale democratico sperava di farlo.
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6:18 – Per Elon Musk la vittoria è arrivata
“Game, set and match”: sulla sua rete
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6:09 – Aggiornamento sui primi Stati
Ecco gli Stati già vinti dai due candidati alle presidenziali americane, il repubblicano Donald Trump e la democratica Kamala Harris, secondo le proiezioni dei principali media americani. Per il momento Donald Trump è in testa con 227 elettori, contro i 189 di Kamala Harris. Fra Le parentesi mostrano il numero di voti elettorali ottenuti da ciascun candidato, in totale e per stato.
Donald Trump: Alabama (9), Arkansas (6), Carolina del Sud (9), Carolina del Nord (16), Dakota del Nord (3), Dakota del Sud (3), Florida (30), Idaho (4), Indiana (11), Iowa (6), Kansas (6), Kentucky (8), Louisiana (8), Missouri (10), Mississippi (6), Montana (4), Ohio (17), Oklahoma (7), Tennessee (11), Texas (40), Utah (6), Virginia Occidentale (4), Wyoming (3)
Kamala Harris : California (54), Colorado (10), Connecticut (7), Delaware (3), Hawaii (4), Illinois (19), Maryland (10), Massachusetts (11), New York (28), Oregon (8) , Rhode Island (4), Vermont (3), Virginie (13), Washington DC (3), Stato di Washington (12)
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05:58 – Senato: un seggio per i repubblicani
Il repubblicano Bernie Moreno ha vinto martedì le elezioni senatoriali in Ohio, secondo Fox News e NBC News, ribaltando un seggio precedentemente democratico, un guadagno di importanza per il campo di Donald Trump, che vuole riconquistare la maggioranza nel partito. Senato. Dopo una gara particolarmente combattuta, Bernie Moreno, un ex concessionario di automobili di 57 anni nato in Colombia, ha battuto di poco il democratico Sherrod Brown, in carica dal 2007.
Casa Bianca, Congresso, Camera dei Rappresentanti: istruzioni per l'uso
Quasi 244 milioni di americani hanno potuto esprimersi durante queste elezioni presidenziali americane, che si sono opposte Il repubblicano ed ex presidente Donald Trump, il democratico e vicepresidente Kamala Harris. IL scheda elettorale avviene a suffragio universale indiretto: gli americani votano 538 elettori, che poi designano il presidente. Per essere eletto, il candidato deve ottenere i voti di 270 elettori.
Per ottenere questa maggioranzaI sette “swing states” rappresentano generalmente la chiave delle elezioni, potendo oscillare verso un candidato o un altro. Questi “stati oscillanti” includono Michigan, Arizona, Nevada, Wisconsin, Pennsylvania, Georgia e North Carolina. In un’elezione estremamente serrata, la presidenza può essere decisa alla fine con poche decine di migliaia di voti.
Oltre alle elezioni presidenziali, gli americani hanno votato anche per il rinnovo del Congresso (34 seggi senatoriali su 100) e dei 435 seggi della Camera dei Rappresentanti. Nella Camera alta i senatori vengono eletti per sei anni. I repubblicani sperano di invertire la ristretta maggioranza democratica. I rappresentanti durano in carica due anni. I democratici, dal canto loro, sperano di riconquistare questa camera, attualmente a maggioranza repubblicana.
Per andare oltre
▶ Elezioni americane: a un passo dal precipizio
▶ L'enigma di Kamala Harris
▶ I capi americani votano repubblicani o democratici?
▶ Congresso, l'altro voto che conta
▶ Da scoprire: il nostro speciale reportage sulle elezioni americane
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