REBECCA NOBILE/AFP
I risultati delle elezioni presidenziali americane tra Donald Trump e Kamala Harris si conosceranno da un giorno all'altro.
STATI UNITI – Due domande affliggono il mondo in questo giorno delle elezioni presidenziali americane. La principale: chi, Kamala Harris o Donald Trump, succederà a Joe Biden alla Casa Bianca? L'altro, più incidentale: quando conosceremo il nome del 47esimo presidente degli Stati Uniti?
Fino al 2020, il risultato si conosceva a tarda sera sulla costa orientale, o al mattino presto in Francia. Ma quattro anni fa, gli intoppi nel conteggio dei voti postali e il piccolo divario tra i due candidati trascinarono la suspense per diversi giorni.
In tutti i casi appare una costante: the «Stati oscillanti»o Stati cruciali, risultano vincitori. Perché ancor più che in Francia, dove si guardano i risultati delle elezioni città per città o dipartimento per dipartimento, le elezioni presidenziali americane si giocano davvero stato per stato. I cittadini americani votano per gli elettori che nomineranno poi il presidente il 17 dicembre. E in quasi tutti gli stati, la regola di «il vincitore prende tutto» si applica, assegnando tutti i maggiori elettori al campo arrivato primo.
Harris o Trump, chi sarà primo a 270?
Per tutta la notte, la mappa degli Stati Uniti diventerà blu o rossa a seconda che Kamala Harris o Donald Trump vincano un determinato stato. E la barra del numero degli elettori si riempirà di un obiettivo per ciascun candidato: raggiungere la fatidica soglia dei 270, che permetterà al democratico o al repubblicano di insediarsi nello Studio Ovale.
Questa mappa dei risultati delle elezioni presidenziali americane è aggiornata in tempo reale sul sito web del Mondo.
Tra gli stati, un gran numero è predeterminato per il campo democratico o per quello repubblicano a seconda della sociologia e della storia di ciascuno. Sappiamo quindi che i 40 voti elettorali in Texas e i 30 in Florida vanno a Donald Trump mentre i 54 in California e i 28 a New York vanno a Kamala Harris.
Solo una manciata di Stati, i famosi sette «stati oscillanti», rappresentano una vera sfida. L'esito delle elezioni dipende dai risultati in Michigan, Wisconsin, Georgia, Nevada, North Carolina, Arizona e soprattutto in Pennsylvania (dove verranno eletti 19 elettori).
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