Lunedì due donne soldato dell'IDF sono state attaccate da estremisti israeliani in un avamposto illegale in Giudea e Samaria. L'incidente, che ha richiesto l'intervento dei medici sul posto, ha innescato una vasta operazione di ricerca degli aggressori che si sono dati alla fuga. “L'IDF condanna ogni violenza contro i suoi soldati e continuerà a lavorare per mantenere l'ordine in Giudea e Samaria”, ha affermato l'esercito israeliano in una nota.
Questa nuova escalation arriva mentre le tensioni si intensificano nella regione. Nella notte, ignoti hanno appiccato il fuoco ad almeno 19 veicoli palestinesi nella cittadina di al-Bireh, vicino Ramallah, danneggiando anche due edifici. Secondo i residenti locali, questi atti sono stati compiuti da “estremisti armati”.
Di fronte a questa situazione, il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha condannato fermamente queste violenze. “È fondamentale che il governo israeliano scoraggi la violenza estremista dei coloni e adotti misure per proteggere tutte le comunità, in linea con i suoi obblighi internazionali”, ha affermato.
Miller ha menzionato anche altri incidenti inquietanti: “Coloni estremisti hanno appiccato il fuoco a 20 auto palestinesi in Cisgiordania. Quando i proprietari hanno cercato di spegnere l'incendio, i coloni hanno aperto il fuoco su di loro”.
Washington sta ora valutando ulteriori sanzioni se Israele non adotta misure concrete. “Non ho nuove sanzioni da annunciare oggi, ma incidenti come questi ci hanno spinto a imporle in passato. Se il governo israeliano non intraprende azioni per perseguire i responsabili, valuteremo le azioni che possiamo intraprendere dalla nostra parte”, Miller ha avvertito.
Questi eventi si inseriscono in un contesto in cui gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Unione Europea hanno già imposto sanzioni contro gli estremisti e le organizzazioni coinvolte nella violenza contro i palestinesi in Giudea e Samaria.
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