Persino Google, una delle più grandi aziende tecnologiche al mondo, non poteva permetterselo. L’azienda tecnologica americana è stata condannata a una multa monumentale di 2.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000 di rubli, ovvero 2 sestilioni o addirittura 20 miliardi di miliardi di miliardi per cercare di semplificare le cose.
Una cifra record e quasi comica perché sembra artificiosa e destinata solo a celebrare l'occasione. La cifra supera la dimensione dell’economia globale. La capitalizzazione di mercato di Alphabet, la società madre di Google, è “solo” di 2.000 miliardi di dollari e il PIL globale è stimato a un modesto 110.000 miliardi di dollari dal Fondo monetario internazionale (FMI). Anche tenendo conto che 1 euro equivale a circa 105 rubli, quindi sulla Terra non ci sono abbastanza soldi per pagare la multa.
Un dato in aumento esponenziale
La procura di Mosca accusa il colosso della tecnologia di non aver ripristinato i canali YouTube di 17 media russi nell'estate del 2024. Il caso è iniziato nel 2020, quando due canali televisivi, RIA FAN e Tsargrad, sono stati bloccati dal sito di hosting video per conformarsi alle sanzioni americane contro la Russia. Successivamente, dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, YouTube ha bloccato circa quindici altri canali russi, tra cui RT e Sputnik. Il governo russo, che grida costantemente alla “russofobia”, dal canto suo ha notevolmente rafforzato il suo controllo su Internet dall’inizio dell’offensiva contro Kiev, così come Facebook e Instagram che sono inaccessibili senza VPN.
Interrogato sul processo in una conferenza stampa giovedì, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskovha ammesso di “non riuscire nemmeno a pronunciare correttamente quel numero”, ma ha detto che la somma esorbitante era “piena di simbolismo”. Google “non dovrebbe limitare le azioni delle nostre emittenti sulla sua piattaforma”, ha aggiunto.
Ovviamente Google non pagherà mai l’importo. Tanto più che continua ad aumentare in modo esponenziale perché la sentenza prevede che la sanzione raddoppi ogni giorno finché non è stata pagata. Il pagamento dell'importo resta comunque l'unico modo affinché l'azienda americana possa accedere nuovamente al mercato russo. Poche speranze, quindi, di vedere il colosso della Silicon Valley ritornare in questo Paese, a meno che le due parti non riescano a trovare un accordo amichevole.
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