Secondo le ultime valutazioni israeliane, 51 ostaggi israeliani sono ancora vivi nella Striscia di Gaza, ha riferito domenica il quotidiano Israel Hayom. Queste cifre contrastano nettamente con il numero totale di persone ancora detenute da Hamas, suggerendo che una parte significativa dei prigionieri potrebbe non essere sopravvissuta.
Circa due mesi fa Benjamin Netanyahu dichiarò che la metà degli ostaggi erano vivi. Questa valutazione si basava sulle informazioni raccolte attraverso diversi canali a partire dal 7 ottobre, combinando fonti aperte e dati dei servizi di intelligence.
La discrepanza tra decessi confermati e stimati è spiegata dai requisiti per dichiarare ufficialmente la morte di una persona in Israele. Le autorità mediche e rabbiniche richiedono prove inconfutabili, coerenti con gli standard scientifici e religiosi, prima di poter dichiarare la morte. Sebbene in alcuni casi manchino prove formali, i servizi israeliani dispongono di informazioni sufficienti per stabilire che diversi altri ostaggi non sono sopravvissuti alla prigionia, secondo I24News.
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