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Il giorno in cui CANAL+ ha inventato la Top 50

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Come tutti i grandi progetti, anche questo non avrebbe potuto vedere la luce se non nei cervelli folli di tre grandi agitatori. Siamo quindi nel 1984 e il è attivo il trio formato da Pierre Lescure, Alain de Greef e Philippe Gildas. I primi due lavorano già da diversi mesi alla creazione di un canale criptato, progettato per essere in prima linea nelle offerte televisivee la data di lancio si avvicina rapidamente. Il terzo, allora direttore di Europa 1, ha appena avuto una di quelle idee che creano entusiasmo, e intende sfruttare questi nuovi media per adattare il cartellone pubblicitario americano in Francia. Dopotutto, se gli inglesi hanno la loro versione di questa classifica delle vendite settimanali (Music Week), perché non la Francia?

Per condurre lo spettacolo, i tre amici hanno già in mente un nome: Marc Toesca, ex RMC e ora dipendente di CANAL+. Unico problema: quest’ultimo non è particolarmente entusiasta della posizione… “Ero chiaramente contrario a questo principio dell’hit paradericorda. Alla fine, Pierre Lescure mi ha presentato il progetto come qualcosa di decisamente punk. All'epoca ogni emittente radiofonica aveva una propria classifica, spesso realizzata sulla base di accordi piuttosto vaghi con le diverse case discografiche. Per la prima volta, una classifica permette di sapere chi vende davvero dischi in Francia, e in quali proporzioni!”.

Uno spettacolo eccezionale

Fondamentalmente, il funzionamento della Top 50 è relativamente semplice: ogni settimana, gli istituti Nielsen e Ipsos conducono la loro indagine presso un panel di negozi di dischi distribuiti in tutta la Franciae ogni lunedì i contatori vengono azzerati. Dietro le quinte, per quanto si cerchi di evitare possibili accordi tra professionisti del settore, nessuno può impedire l'arrivo delle prime critiche: “Siamo stati accusati ingiustamente di aver manipolato i risultati, quando le classifiche si basavano esclusivamente sulle vendite negli ipermercati, sui piccoli negozi estratti a caso e sulla programmazione radiofonica, FM e pirata.” Per dimostrare la buona fede del suo spettacolo, Marc Toesca cita come esempio Soldat Louis, apparso un giorno del 1988 come leader della Top 50 quando nessuno conosceva il gruppo delle alte sfere di Parigi. “Il successo di questo gruppo è stato semplicemente nelle radio locali, in Bretagna e nell'ovest della Francia, dove “Du rhum, des femmes” veniva trasmesso a ripetizione.”

Dalla prima messa in onda, andata in onda il 4 novembre 1984, giorno del lancio ufficiale di CANAL+, la redazione non ha comunque mai avuto il controllo della programmazione. In sostanza, questi ragazzini rock sognavano un programma dove poter soddisfare la loro passione per la musica alternativa, non certo per applaudire il successo di Desireless o “Non ho bisogno di niente, voglio te” di Peter e Sloane, il primo successo a restare al numero uno per nove settimane consecutive. Ma il punto è questo: la Top 50 non è uno spettacolo promozionale e ancor meno un programma che dovrebbe riflettere i gusti di Marc Toesca e dei suoi amici.

La fine di un'era

Per essere in sintonia con questa nuova generazione di artisti, CANAL+ si pone però due obiettivi: dare priorità alle canzoni che entrano in classifica e trasmettere almeno dodici novità a settimana. Per il resto, il team, proveniente soprattutto dal mondo della radio, adatta allo schermo le stesse ricette, dal ritmo ai piccoli jingle, compreso lo slogan cult di Marc Toesca: “Ciao piccole unghie” -, e scommettere sull'intraprendenza: “All'epoca c'erano pochissime clip, quindi abbiamo raccolto le riprese di altri spettacoli per riempire le nostrerestituisce l'animatore. La Top 50 ha subito così tanti vari sviluppi nel settore, dai 45 giri agli album, dalle cassette ai CD, che ha dovuto adattarsi qualunque cosa accada.

Con il passare del tempo, Marc Toesca ha visto i formati accumularsi, il ritmo delle uscite intensificarsi, i punti di accesso alla musica moltiplicarsi e, inevitabilmente, la stanchezza finalmente alzare la brutta testa: “Non potevo vedermi invecchiare con questo spettacolo. Nel 1991 era giunto il momento di voltare pagina”. Da allora le classifiche hanno perso significato, sostituite dalle statistiche delle piattaforme di streaming, nessuno resta per undici settimane in vetta alla Top 50 come i Los Lobos nel 1987 con “La Bamba” ma una cosa sembra comunque immutabile: nel 1984 come nel 2024, i giovani francesi non hanno mai veramente smesso di cantare “Viaggio, viaggio” O “I demoni di mezzanotte” ad ogni serata studentesca.

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