Cinque giorni dopo, è il momento dell'aiuto, del mutuo soccorso e della pulizia
Sunday 03rd November 2024 03:34 PM
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Il re e la regina di Spagna, così come il primo ministro Pedro Sánchez, sono stati costretti questa domenica da una folla inferocita e minacciosa a interrompere la loro visita nella regione sudorientale del paese devastata dalle inondazioni. Secondo l'ultimo rapporto, in queste folli inondazioni sono morte almeno 217 persone, di cui 213 solo nella regione di Valencia, tre in Castiglia-la-Mancia, dove domenica mattina è stato ritrovato il corpo senza vita di un settantenne scomparso martedì e uno in Andalusia.
Uno sguardo alle inondazioni in Spagna. Cinque giorni dopo le piogge mortali, è tempo di aiuto, mutuo soccorso e pulizia.
Il 2 novembre 2024, volontari e residenti ripuliscono il fango quattro giorni dopo che le inondazioni improvvise hanno spazzato via tutto sul loro cammino a Paiporta, un sobborgo di Valencia. — Angel Garcia/AP/SIPA
Secondo l'ultimo rapporto, almeno 217 persone sono morte a causa di queste inondazioni, di cui 213 nella sola regione di Valencia (foto), tre in Castiglia-la-Mancia, dove domenica è stato ritrovato il corpo senza vita di un settantenne scomparso martedì. mattina e uno in Andalusia. — Angel Garcia/AP/SIPA
Le autorità sanno che il bilancio è destinato ad aumentare. “Ci sono ancora piani terra allagati o garage, cantine e parcheggi da sgomberare ed è prevedibile che in questi spazi si trovino persone decedute”, ha avvertito il ministro dei Trasporti, Oscar Puente. — Hugo Torres/AP/SIPA
Un bombero – pompiere in spagnolo – abbraccia un residente in lacrime a Paiporta, una cittadina gravemente colpita dalle inondazioni. I vigili del fuoco umanitari francesi del GSCF sono venuti per dare una mano ai loro omologhi spagnoli. — Lyam Bourrouilhou/SIPA
“I soccorritori volontari spagnoli stanno attualmente lavorando a missioni di sgombero e pulizia per consentire alle vittime di tornare a casa. Durante la tempesta Alex siamo stati mobilitati per due settimane e i lavori di ricostruzione sono ancora in corso. Lì, in Spagna, sarà ancora più lungo. Cinque giorni dopo, vaste zone non sono ancora state esplorate dai servizi di emergenza e appena il 10% del territorio è stato coperto”, ha dichiarato Jérémy Crunchant, portavoce della Protezione civile francese, intervistato da “20 Minutes”. — Angel Garcia/AP/SIPA
Venerdì una donna è stata ritrovata viva nella sua auto, bloccata per tre giorni in un passaggio sotterraneo alla periferia di Valencia, secondo un funzionario della protezione civile. Secondo il quotidiano El Pais, lei era accanto alla nuora morta. — Angel Garcia/AP/SIPA
Nei comuni colpiti le manifestazioni di solidarietà sono continuate questo fine settimana, in particolare nella periferia sud di Valence, dove migliaia di persone si sono riversate a piedi sabato mattina con pale e scope per sostenere la popolazione. Alcuni aiutano a distribuire l'acqua potabile. — Lyam Bourrouilhou/SIPA
Il governo spagnolo ha annunciato sabato l'invio di altri 10.000 soldati e agenti di polizia nel sud-est della Spagna per aiutare le vittime del disastro e aiutare nella ricerca dei dispersi. — PRESSA CORDONE/SIPA
In totale, “altri 5.000 soldati” saranno schierati sul posto per affrontare quello che costituisce “il più grande disastro naturale della storia recente del nostro Paese”, ha annunciato in un comunicato il primo ministro Pedro Sánchez dal Palazzo Moncloa, sua residenza ufficiale. Questa cifra porta a 7.500 il numero dei soldati mobilitati nelle zone sinistrate, ovvero il “più grande dispiegamento di forze armate mai effettuato in Spagna in tempo di pace”. — Hugo Torres/AP/SIPA
Nel piccolo comune di Alfafar, alla periferia di Valencia, duramente colpito dalle alluvioni, tonnellate di rifiuti vengono raccolte da residenti e volontari che provengono da tutto il Paese, anche dal sud della Francia. Se le possibilità di trovare sopravvissuti sono ormai agli sgoccioli, la priorità di soldati e polizia resta la ricerca dei dispersi, con il ripristino delle strade per consentire la “consegna” degli aiuti e il ripristino dei “servizi essenziali”. — Lyam Bourrouilhou/SIPA
Nella località di Paiporta, vicino a Valencia, una donna osserva l'entità dei danni. La sua disperazione è pari allo stato di abbandono della sua città. La sua stessa casa è sfigurata. Altre decine sono in rovina. Buchi enormi ad ogni angolo di strada, nuvole di fango… Anche la chiesa non è sfuggita all'alluvione. Più lontano, a Chiva, cittadina di quasi 17mila abitanti, lo sgombero andrà avanti ancora per mesi. Sull'arteria principale gli edifici sono appena in piedi. Il rischio di crollo ha costretto le autorità a evacuare più di un centinaio di persone, la maggior parte delle quali anziane. — Lyam Bourrouilhou/SIPA
Sabato, in una conferenza stampa, il presidente conservatore della regione di Valencia, Carlos Mazon, ha annunciato una serie di aiuti economici e ha promesso il ritorno dell'ordine, dato che sono stati denunciati atti di saccheggio che hanno portato all'arresto di 82 persone. — BIEL ALINO/RAGAZZA
La regina Letizia di Spagna, con il viso macchiato di fango, parla mentre la gente del posto arrabbiata la disturba durante la visita della coppia reale spagnola a Paiporta, 3 novembre 2024. — BIEL ALINO/RAGAZZA
Il 3 novembre 2024, la visita del re Felipe VI e della regina Letizia, accompagnati dal socialista Pedro Sánchez e dal presidente di destra della regione valenciana, Carlos Mazón, a Paiporta, cittadina della periferia valenciana tra le più colpite dalle inondazioni, quasi trasformate in una rivolta. “Assassini!” Assassini! “, gridava la folla all’arrivo del corteo reale, soprattutto contro Sánchez e Mazón. Alcune persone hanno gettato fango e oggetti vari contro il corteo, mentre nei loro confronti si sono riversati insulti. — BIEL ALINO/RAGAZZA
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